La scelta di prose di Giosuè Carducci a cura di Lorenzo Bianchi e Paolo Nediani che qui riproduciamo nell’edizione del 1947, è forse quella che ha avuto un maggiore successo editoriale: l’Opac SBN ne conta ben dieci edizioni tra il 1935 ed il 1957. Naturalmente viene rappresentata l’intera gamma dei lavori di Carducci, dai ricordi autobiografici, ai lavori storici di forte impronta patriottica. Non dimentichiamo che la scelta dei testi è stata fatta in pieno periodo fascista.

Corposa è la terza parte (Moniti e rimbrotti) dedicata alle numerose polemiche letterarie, e infine è ampiamente rappresentato il lavoro di Carducci come professore universitario e critico letterario, proposto insieme a testi dedicati alle proprie poesie. Conclude l’antologia una raccolta di discorsi pronunciati in diverse occasioni e su diversi argomenti (Virgilio, Dante, Petrarca, Mameli, Garibaldi ecc.).

Sinossi a cura di Claudio Paganelli

Dall’incipit della prima prosa Ricordi autobiografici:

Nel breve tempo in cui mio padre fu medico-chirurgo di una società francese che avea preso sopra di sé i lavori delle miniere di piombo argentifero in Valdicastello di Versilia, io nacqui in questo borghetto poco lontano da Pietrasanta addí 27 di Luglio 1835 (l’anno che il colera invase l’Italia), giorno di martedí, alle ore 11 della sera; primo figlio del D.re Michele Carducci pietrasantino e della Ildegonda Celli cittadina fiorentina; e il giorno dopo fui battezzato nella chiesa di Valdicastello col nome di Giosuè Alessandro Giuseppe, Giuseppe nome dell’avo paterno già morto, Alessandro del padre di mia madre, Giosuè di un amico di mio padre da questo riveduto a punto allora ch’i’ era per nascere io. Tra i miei genitori ci fu contrasto del nome che mi si dovea mettere; e il babbo voleva ch’io mi chiamassi dall’amico, e la mamma volea consacrar nel figliuolo il nome del padre di lei che allora malaticcio le metteva paura. La vinse il babbo il quale diceva (e ne scrisse a’ parenti) che siccome l’antico Giosuè avea fermato il sole cosí il Giosuè suo figliuolo avrebbe fermato il corso delle sciagure sue e inchiodata la ruota della fortuna.

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