Il sottotitolo di quest’opera, «bizzarrie», racchiude tutta l’essenza di queste pagine. Con molta ironia, l’autore ci conduce in un mondo affascinante e curioso, bizzarro appunto, dove i libri sono classificati e analizzati a seconda delle loro caratteristiche. Vengono passate in rassegna diverse tipologie di libri: ci sono i libri di viaggio, i libri che fanno dormire, i libri di donne, i libri scolastici, i libri del popolo, senza nome di autore e di tipografo, i libri che si consultano, seri e «un po’ corrucciati», ai quali si ricorre per consiglio o per aiuto, i libri ormai vecchi, o «decaduti», i libri allegri, e infine quei libri che non si leggeranno mai e che servono solo per abbellire la propria biblioteca. Le caratteristiche di ogni tipo di libro vengono qui descritte con grande sagacia, tanto che i libri sembrano carichi di umanità, o addirittura sembrano assumere dei connotati caricaturali. Non sono più soltanto libri, ma ciò che emerge da queste pagine è «una moltitudine sterminata che si agita, che ride, che piange, che ciarla, che impreca, che sogghigna».
Dato alle stampe nel 1912, questo libro di Matteo Cuomo, parroco a Eboli, è davvero un’opera singolare, la cui originalità gli valse gli elogi dei contemporanei. Lo scrittore e drammaturgo napoletano Roberto Bacco descrisse quest’opera «un vero godimento», ammirando in essa la «graziosa agilità di stile» così come le «saggie osservazioni». Il poeta Arturo Graf lo accolse con eguale entusiasmo, commentando: «V’è brio, vivacità, arguzia, malizia e buon senso». In effetti, lo stile vivace e sardonico lo rendono ancora oggi un libro piacevolissimo da leggere. E nonostante l’umorismo che corre lungo le pagine, gli argomenti toccati non sono per nulla superficiali.
Dietro l’ironia dell’autore si celano infatti delle profonde verità, perché attraverso le caratteristiche dei libri e l’uso a cui sono destinati vengono rivelati i comportamenti dei loro possessori (cioè noi), e tutte le debolezze, le manie, le piccole miserie dell’uomo vengono inevitabilmente messe allo scoperto. L’autore sa cogliere e ironizzare sui più diversi aspetti della vita (a volte amari) in modo arguto, e ciò costituisce senza dubbio uno dei lati più originali dell’opera. Questo libro, in fondo, non riguarda tanto i libri quanto piuttosto l’uomo, che li scrive, li realizza, li legge, li colleziona, perché “nel mondo dei libri” si rispecchia il mondo degli uomini, un mondo stravagante, fatto di bizzarrie.
Matteo Cuomo, con questo suo primo libro, attirò gli elogi di critici e studiosi dell’epoca, ma nel corso del tempo quest’opera è stata poi dimenticata, oggi è quasi sconosciuta. Eppure ancora oggi per chi lo gusterà resterà indimenticabile.
Sinossi a cura di Sofia Fagiolo
Dall’incipit del libro:
Lettore, noi non ci conosciamo e forse non ci conosceremo mai. Tanto meglio; ci stimeremo di più, visto e considerato che gli uomini quanto più si avvicinano, meno si sopportano.
Vedete: appunto perchè non vi conosco, io vi credo una persona colta e vi dico subito: questo libro che avete comprato… che? non l’avete comprato? Va bene. Io non voglio, nè debbo sapere come vi è venuto tra le mani, dicevo: questo libro parla dei libri. Ma non temete, niente critica, niente polemica, niente ricerche; impressioni, semplicemente impressioni.
Forse lo troverete un po’ frivolo, un po’ vuoto, pazienza; oggi che la maggior parte dei libri riempono i vuoti, ho piacere che il mio invece di riempirlo lo apra: anche i vuoti sono necessarî, almeno così la pensano molti… cassieri!
Ma di quali libri parlerò io?
Sentite: il De Maistre compose un “Viaggio intorno alla mia camera”, libro originalissimo, che voi certamente avete letto.
Scarica gratis: Nel mondo dei libri di Matteo Cuomo.