(voce di SopraPensiero)

 

Un caso di avvelenamento, tramite arsenico, di un ricco e taccagno londinese sposato con una giovane bella e frivola vedova di guerra, Eva, amichevolmente legata ad un vecchio spasimante e detestata dalla parsimoniosa suocera. Anche se così diversi si amano profondamente e conducono la loro agiata vita in una villa di campagna non distante da Londra. L’andamento domestico è condotto da una efficiente amica di Eva, anch’essa vedova di guerra con giovane figlio a carico. Insolito giallo del tipo “inverter story”, dove la “suspance” non è determinata dalla scoperta del colpevole, la cui identità viene svelata nel corso del racconto, che è l’antefatto del processo con il quale il libro ha inizio, ma dal suo tormento interiore per il fatto di essere possibile causa dell’invio al patibolo dell’amica ingiustamente processata. Tormento che avrà il suo termine dopo l’emissione del verdetto.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Era un buio pomeriggio dei primi di dicembre, non però tanto buio che non si potessero leggere i sommari dei giornali della sera, stampati a lettere di scatola:
LA TRAGEDIA DI SWANMERE
STRAORDINARIE RIVELAZIONI
SUL MISTERIOSO AFFARE RAYDON
Coloro che scorrevano con gli occhi i sommari, si sarebbero potuti dividere in due categorie: la piú numerosa era quella composta di persone avide di conoscere tutti i particolari di un fatto di cronaca certamente annoverabile fra i delitti piú misteriosi del ventesimo secolo. L’altra categoria, infinitamente piú piccola, comprendeva quanti erano seccati e disgustati di vedere che anche il loro giornale preferito favoriva una curiosità a detta loro morbosa. Ma anche questa seconda categoria doveva onestamente ammettere che l’affare Raydon conteneva tutti gli elementi atti a formare una causa celebre.
Una cosa sola mancava in tutta quella faccenda, ma una cosa importantissima agli occhi di coloro che si atteggiano a giudici nei delitti; vale a dire che, nonostante i titoli dei giornali che parlavano del mistero di Raydon, del mistero ve ne era proprio poco.
Tutto il fascino di quella faccenda consisteva nella spietata rivelazione di certi segreti, fatta durante quel processo, condotto con la piú rigorosa giustizia, ma anche con la piú grande crudeltà; segreti che di solito sono tenuti nascosti alle orecchie avide di sapere e agli occhi curiosi di conoscere, nei piú profondi recessi della nostra misera natura umana.

Scarica gratis: La dama di compagnia di Marie Adelaide Belloc Lowndes.