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(voce di SopraPensiero)Pubblicato Istoria civile del Regno di Napoli di Pietro Giannone. Volumi 7°, 8° e 9°.
Dall’incipit del libro (Volume 7°):
Quanto gli ultimi anni del Regno d’Alfonso furono tutti placidi e sereni, altrettanto quelli di Ferdinando suo figliuolo furono pieni di turbolenze e di confusioni. Si rinnovarono le antiche calamità, e si vide il Regno di bel nuovo ora con rivoluzioni interne tutto sconvolto, ora da esterni nemici combattuto ed invaso. Carlo Principe di Viana fece pratiche co’ Napoletani perché lo gridassero Re. Il Papa lo pretendeva devoluto alla sua Sede. I Baroni congiurati invitano alla conquista del Regno il Re Giovanni, come acquistato con le forze della Corona di Aragona, e non senza gran sua fatica. Rifiutato da costui l’invito, ricorrono a Giovanni d’Angiò figliuolo di Renato, che per le paterne ragioni lo pretendeva, e si facea perciò chiamare; e riusciti anche vani questi loro sforzi, congiurano di nuovo, ed il Pontefice Innocenzio VIII lor s’unisce, e gli move guerra. Tante procelle, tanti fastidiosi e potenti nemici ebbe a superar Ferdinando per mantenersi nella possessione del Regno.