Pubblicato nel 1925 in Francia, è una raccolta di quattro brevi testi (tre in questa edizione italiana) nei quali Serge riassume la sua esperienza di rivoluzionario, dapprima in Russia, riguardo alle attività di infiltrazioni delle polizie all’interno dei partiti e associazioni “sovversive”. Serge aveva avuto accesso, dopo la rivoluzione del 1917, agli archivi della polizia zarista, ricostruendo quindi anche vicende controverse come quella di Roman Malinovsky.
Gli altri due articoli sono soprattutto consigli per i militanti rivoluzionari, consigli che vengono anche dall’esperienza di clandestinità che Serge condusse in Germania nel 1923, quando l’Internazionale Comunista e il partito comunista tedesco cercarono di indirizzare la profonda crisi di potere in direzione rivoluzionaria. Serge, protagonista in quel frangente, agì sempre clandestinamente, pubblicando le sue corrispondenze sotto lo pseudonimo di R. Albert nell’organo di informazione dell’internazionale.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
L’Okhrana succedette, nel 1881, alla famosa Terza Sezione del Ministero dell’Interno. Ma essa non si sviluppò che a partire dal 1900, data in cui una nuova generazione di poliziotti fu messa alla sua direzione. I vecchi ufficiali della polizia, soprattutto nei gradi superiori, consideravano contrario all’onore militare abbassarsi a certi metodi polizieschi. La nuova scuola fece strame di questi scrupoli e incominciò a organizzare scientificamente la polizia segreta, la provocazione, la delazione, il tradimento nei partiti rivoluzionari. Essa dovette produrre degli uomini colti come quel colonnello Spiridovic, che ci ha lasciato una voluminosa Storia del Partito socialista rivoluzionario e una Storia del Partito socialdemocratico.
Il reclutamento, l’istruzione e l’addestramento professionale degli ufficiali di questa polizia erano oggetto di cure del tutto particolari. Ognuno aveva, alla Direzione Generale, la sua scheda, documento molto completo dove si trovano dei dettagli divertenti. Carattere, grado d’istruzione, intelligenza, stato di servizio, tutto vi è indicato con spirito di utilità pratica.
Un ufficiale è, per esempio, qualificato «limitato» – buono per gli impieghi subalterni, non richiedenti che fermezza – e un altro definito come «incline a corteggiare le donne».
Scarica gratis: I maestri cantatori di Victor Serge.