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(voce di SopraPensiero)
Il volume raccoglie le principali precedenti pubblicazioni di versi dell’autore, con l’aggiunta di alcuni inediti tra cui le poesie giovanili. Stampato nel 1938 non può certo tralasciare i componimenti poetici che trasudano culto della personalità per il dittatore dell’epoca.
Occasione comunque per sottolineare come certi regimi riescano a produrre danni anche nelle pieghe, certo non le più significative, della cultura. Per cui la genuina ispirazione e la piacevolezza del verso che traspare con evidenza da più di una pagina finisce per passare in secondo piano di fronte a una vassallaggine apologetica men che mediocre.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Ho trasferito nel presente volume buona parte delle poesie contenute in quello intitolato «Armonie romane», pubblicato presso l’editore professor Pasquale Maglione nel 1931.
Ve le ho trasferite in omaggio a dei valentuomini, che han vinto le mie riluttanze, facendomi anche osservare che non è facile si trovino altri esemplari di quelle poesie. Le quali, in verità, astraendo dal loro qualsiasi valore letterario, non mi sono discare per quest’indocile e tenacissimo amore di Roma che reco in me come un’insopprimibile infermità dell’anima e che in tali poesie, specialmente in alcune, ha avuto modo di manifestarsi.
Fra gli egregi che cortesemente hanno scritto o mi han tenuto parola delle «Armonie romane» uno dei pochi che hanno compiutamente saputo cogliervi l’atteggiarsi del mio spirito innanzi alle rovine di Roma è Emilio Bodrero in una densa, cortese, epigrafica lettera, che dopo molto pensarvi e titubare, mi decido a render pubblica, non ostante che ciò contrasti con tutta la mia vita di scrittore, vissuto, pure in mezzo alla gente, in volontaria solitudine, schivo come sono per natura, d’ogni rumore mondano.
Scarica gratis: Canti di Francesco Paolo Mulè.