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(voce di SopraPensiero)
Comparso nel 1874 su «Nuova Antologia», questo racconto di Emma, scrittrice di sentimenti progressisti e con un occhio sempre attento alle problematiche dell’universo femminile, narra dell’amore tra una giovane contessa, maltrattata e defraudata dal marito, e il suo avvocato, di oltre vent’anni più anziano e coniugato con quattro figli.
Entrambi i matrimoni erano maturati in circostanze che non avevano permesso che vi trovasse posto l’amore. Tra il lago Maggiore e Milano si snoda quindi questa storia appassionata, tale da rendere ai due protagonisti quegli impeti del cuore che la vita aveva fino allora negato. Fino al drammatico incontro tra la moglie dell’avvocato e la contessa e all’amaro epilogo.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Luciano Marnieri era un uomo di età matura. La sua persona ancora svelta e vigorosa, il suo sguardo talvolta animato da un raggio di vivacità giovanile, avrebbero potuto far credere che egli era più giovane di quanto realmente fosse, se il contegno per abitudine calmo, riservato, l’espressione del volto quasi sempre concentrato e severo e le rughe precoci che solcavano la sua fronte, non avessero ristabilito l’equilibrio nel giudizio di colui che avesse voluto dal suo aspetto indovinarne l’età.
Marnieri aveva quarantacinque anni. Tutti lo sapevano, nè lui si curava di nasconderli; coloro poi che non l’avessero saputo, forse gliene davano di più, ma pochi erano quelli, che abituati ad osservare le altrui fisionomie non avessero scorto in questa dei contrasti insoliti e nuovi. Molti immaginarono che egli avesse pagato un largo tributo alle passioni della giovinezza e che, dopo avere lungamente lottato in alto mare coi venti e le tempeste, si fosse ora ridotto nella pace e la sicurezza del porto; ma coloro s’ingannavano. L’aspetto stanco e severo di Marnieri rivelava bensì dei lunghi patimenti, ma anche dell’energia nel patire, di quell’energia che non s’accresce, ma piuttosto dilegua nelle bufere giovanili. E lui aveva domato, vinto tutto intorno a sè e in sè. Aveva tracciato il limite alla sua volontà, ai suoi desiderii, al suo cuore; aveva fatto un colpo di Stato in favore del dispotismo e della legittimità, negli anni in cui tutti votano per la ribellione e la libertà, e nel governo di se stesso aveva eletta sovrana la fredda intelligenza.
Scarica gratis: A quarantacinque anni di Emma.