Opera pubblicata nel 1882, e pensata per le lettrici, Catene tratta il tema della separazione coniugale e del divorzio, descrivendo la condizione femminile delle donne, mogli e figlie, su cui anche un marito e padre indegno mantiene diritti che ne condizionano la vita e la felicità.

Ne sono protagoniste Elvira e Laura, il cui marito e padre le ha abbandonate nella miseria finendo incarcerato per furto. Elvira lavora come istitutrice per una fanciulla tedesca, e mantiene Laura in collegio, all’oscuro della sua triste situazione, rinunciando ad ogni possibilità di futuro per se stessa, purché la fanciulla cresca felice. Uscito dal carcere, il marito le cerca per tormentarle, invidioso della stabilità raggiunta dalle due donne; poi scompare nuovamente dalla loro vita per meglio organizzare la sua vendetta nei confronti della moglie. La vendetta arriverà quando Laura, innamorata di un giovane, avrà bisogno del consenso del padre per il suo matrimonio; e la conclusione sarà tragica per tutte e due.

La scrittrice considera i tragici eventi descritti, e le sofferenze che si ripercuotono anche sulla vita delle persone che alle protagoniste si erano affezionate, quali i giovani Alberto e Sofia, come dovuti all’impossibilità per le donne italiane di ottenere il divorzio, a cui, in analoga situazione, in Germania una donna avrebbe potuto ricorrere.

In una recensione apparsa poco dopo la prima edizione, la Nazione chiama “stupendo„ questo romanzo — vi ammira l’accurato e finissimo studio del cuore, e lo dice “ispirato dalla sincera convinzione di cooperare al trionfo d’un principio.„

Articolo di Gabriella Dodero

Dall’incipit del libro:

Siamo in una villa deliziosa sul lago di Como, posta sopra un’altura fra Argegno e Tremezzina. Dietro ha un boschetto d’abeti, davanti è ombreggiata da cespugli di piante esotiche che le fanno cornice, e le danno un aspetto romantico e misterioso; la casetta bianca colle persiane verdi e le finestre di stile moresco par quasi adagiata in mezzo a quelle piante; davanti c’è un zampillo d’acqua; dai lati cespugli di fiori, un vero nido da invogliare a passarci la vita e a morirvi tranquilli. All’interno la villa è altrettanto bella e piacevole quanto all’esterno; non c’è quel lusso che abbaglia e mette soggezione, ma dovunque morbidi tappeti, soffici poltrone, ricchi panneggiamenti, fiori, oggetti d’arte sparsi per tutte le stanze, insomma quel buon gusto e quell’agiatezza che ci rende lieti e contenti, ci fa prendere affezione ai luoghi e agli oggetti che ci circondano e produce in noi quel benessere che si prova in un ambiente comodo ed armonioso.

Scarica gratis: Catene di Cordelia (alias Virginia Tedeschi Treves).