Podcast: Apple Podcasts | RSS
(voce di SopraPensiero)
Gian Galeazzo Visconti, detto Conte di Virtù dal nome di Vertus in Champagne, titolo portato in dote dalla prima moglie Isabella di Valois (Pavia, 16 ottobre 1351 – Melegnano, 3 settembre 1402), è stato un politico italiano, primo Duca di Milano, nonché Signore di Milano. Dall’incipit del libro: Con vezzo rettorico, antico osiam dire come la civiltà, il consorzio umano viene paragonato ad un corpo vivo, le cui membra ricevono legge da una forza interna, ed obediscono ad un’unica volontà. – È noto l’apologo di Menenio Agrippa. Quando la plebe di Roma, ammutinata sulle rive dell’Aniene, udì dal suo tribuno le fatali conseguenze della rivolta tra le membra operose e lo stomaco infingardo, dimise le vane pretensioni, e si rassegnò agli ultimi scanni della republica. Il meccanismo fisiologico ci fornisce una chiara imagine del vivere sociale; anzi, più che imagine, ne è quasi embrione. – Nelle deserte lande che fiancheggiano l’Orenoco v’hanno dei selvaggi, liberi da ogni patto, i quali, appena divezzati dalla madre, errano soli, immemori della famiglia, scarichi d’ogni dovere, stupidi e quasi atei. Costoro, fatta ragione ad ogni istinto, traggono la vita come i bruti, finchè sull’ultima ora abbandonano, a chi passa, l’arco e le frecce, e legano le ossa alle fiere. – Ma tali tipi di monarchie individuali, in cui l’istinto può dirsi il sovrano, il braccio l’esercito, e il resto del corpo le minori gerarchie, vanno scemando in ragione della crescente civiltà, la quale o li trascina a sè, o li costringe a collegarsi in bande, come i lupi nelle steppe del nord, per difendere il privilegiato individualismo. – Da ciò nasce l’aggregamento degli individui in famiglie ed in tribù, anche presso coloro cui non era già prima’ consigliato da mitezza di sangue e da istintiva sagacia. Scarica gratis: Il conte di virtù Volume primo e Volume secondo di Carlo Belgiojoso.