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(voce di SopraPensiero)
La ricerca di un filo conduttore che attraversi l’antico sapere pre-ellenico ed ellenico che preceda il cristianesimo e lo attraversi includendo credenze religiose pre-cristiane e dipani quindi la sua aspirazione alla conoscenza includendo il neoplatonismo e i suoi rapporti con le inaccessibili verità pitagoriche, il sincretismo fiorente all’interno del paganesimo con una puntata nella leggenda fino a giungere all’ermetismo più propriamente cristiano, con la creazione angelica di Satornilo di Antiochia, Basilide e il suo dualismo così legato alla matematica, il sistema di Valentino (il cui Vangelo, ritrovato solo nel 1945 e non conosciuto da Buonaiuti se non dai frammenti che Ireneo attribuisce a Valentino conferma le intuizioni di Buonaiuti stesso) e l’eresia dualista di Marcione.
Buonaiuti identifica quindi questo filo conduttore nell’attribuire a Dio una natura tanto pura e maestosa da rendere impossibile alcun passaggio, alcun tramite tra lui e la materia. Da questo discende una serie intermedia di esseri, dall’angelico al diabolico, che siano origine della formazione del cosmo e della sua collocazione nel tempo. L’eliminazione dei ceppi materiali è quindi la sola via di salvezza per l’uomo. Pubblicato nel 1907 questo lavoro di Buonaiuti è tra i primi lavori di sintesi di quell’anelito alla conoscenza che anche oggi appare stimolo continuo di ricerca per tanta parte dell’umanità.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Gnosticismo, per definizione, può dirsi qualsiasi sistema che, pieno di fiducia nelle capacità iniziali della ragione, crede di risolvere i vari problemi dell’essere, con sicurezza e fuori di ogni illuminazione esteriore: la parola γνῶσις è adoperata dai classici come sinonimo di conoscenza. Ma, per uso costante, tale designazione ha un àmbito più ristretto, e suole indicare alcune speciali dottrine, fiorite in varie epoche della storia della filosofia, le quali, nate da una compenetrazione bizzarra di misticismo e di razionalismo, si sono chiuse in una terminologia di mistero e in una aristocratica riserbatezza, quasi sdegnando la propaganda minuta dei propri principî fra gli strati inferiori della società: per i pitagorici come per Platone, γνῶσις significa una contemplazione superiore dell’infinito. Per antonomasia poi si suol chiamare gnosticismo una manifestazione di pensiero, strana e a prima vista indecifrabile, che, fra il primo e il terzo secolo del cristianesimo, insidiò la tradizione evangelica, e, prendendo a prestito dal neo-platonismo alcuni concetti cosmologici e dal cristianesimo altri soteriologici, soddisfece anch’esso alle tendenze sincretistiche di quel periodo storico, e morì sopraffatto dalla corrente meno affinata, ma democratica e sana, del cattolicismo.
Il nucleo centrale della speculazione gnostica, come del resto di ogni speculazione, è senza dubbio il problema del dolore: e il problema, che ne è l’equivalente sociale, delle ingiustizie e delle abiezioni che sono nel mondo.
Scarica gratis: Lo Gnosticismo di Ernesto Buonaiuti.