Questo secondo volume di Scene della grande guerra copre la storia del conflitto mondiale nell’anno 1915.

È l’anno in cui la guerra si apre su vari fronti. Il fronte occidentale si stabilizza su una linea verticale dal Belgio alla Svizzera. Mentre sul fronte europeo orientale continua l’offensiva tra Austria e tedeschi da una parte e le armate russe dall’altra. L’Italia entra in guerra. Allo scoppio della guerra, il 28 luglio 1914, l’Italia aveva dichiarato la propria neutralità: questa possibilità era prevista nell’Art. 3 del Patto della Triplice Alleanza, siglato tra Germania, Austria e Italia il 20 maggio 1882, che stabiliva l’obbligo di intervento e di aiuto reciproco solo nel caso di aggressione da parte di due potenze.

«Art. 3. Se una o due delle Alte Parti contraenti, senza provocazione diretta da parte loro, venissero ad essere attaccate e a trovarsi impegnate in una guerra con due o più grandi Potenze non firmatarie del presente trattato, il “casus foederis” si presenterà simultaneamente per tutte le Alte Parti contraenti.»

Iniziano le trattative diplomatiche per ottenere l’applicazione dell’art. 3; le trattative falliscono; l’Italia denuncia la violazione dei patti e il 24 maggio 1915 dichiara guerra all’Austria.

Il conflitto è ormai sempre più esteso e, come sappiamo, la prima guerra mondiale è ancora ben lontana da concludersi.

Nel volume però le testimonianze di guerra riguardano principalmente la Francia ed il Belgio. Barzini dedicherà altre opere al racconto del coinvolgimento italiano, in particolare in Al fronte (maggio-ottobre 1915), presente qui in Liber Liber, e nei due volumi de La guerra d’Italia, Sui monti, nel cielo e nel mare (gennaio-giugno 1916) e Dal Trentino al Carso (agosto-novembre 1916).

Sinossi a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi APS

Dall’incipit del libro:

Dunkerque, gennaio 1915.

All’oriente la prima alba metteva come un lieve chiarore lunare sul cielo nuvoloso, e il profilo triste e nero del vasto orizzonte cominciava a delinearsi su quel pallore livido. Per le strade andava diradandosi il movimento tenebroso di truppe e di carriaggi che si desta alla sera e si spegne all’aurora nelle vicinanze delle posizioni. La luce del giorno trova sempre una solitudine sinistra sulla campagna desolata.
Da vari giorni la vita notturna dei campi di battaglia s’era fatta più intensa. Una sera a Poperinghe, mentre tornavo da Ypres, vidi dei reggimenti di fanteria francesi schierati lungo le vie, pronti a mettersi in marcia, oscuri, silenziosi, immobili, rigidi, con le bandiere spiegate. Un generale li passava in rivista, lentamente, alla luce di una lanterna che un sergente sollevava precedendolo. I volti maschi dei soldati uscivano successivamente dall’ombra, baffuti, fieri, inselvaggiti, e lo sguardo invisibile del generale si posava un istante su ciascun uomo. Una scintilla tremolava sopra ogni testa; era la baionetta luccicante, eretta e nuda.

Scarica gratis: Scene della grande Guerra. 2, 1915 di Luigi Barzini.