La suite non fu pensata dall’autore per essere eseguita da un bambino, ma è comunque musica per l’infanzia e trae ispirazione da Chouchou (la figlia di Debussy) che però, avendo solo tre anni, non era ancora in grado di comprenderla.

Children’s Corner non è molto difficile da suonare, meno di quanto possa sembrare a prima vista e può essere affrontata da giovani pianisti; è infatti più facile di altri brani di Debussy, come Estampes e Images, ma rivela al contempo un’incredibile ricchezza di sfumature, sia timbriche, sia ritmiche, sia melodiche.

L’opera è l’unica composizione portata a termine da Debussy nel 1908, anno di estrema difficoltà compositiva con numerosi lavori iniziati e mai terminati. Children’s Corner sembra essere stato un momento di ricreazione creativa in mezzo al vuoto di quegli anni.

Il mondo poetico dell’infanzia è ritratto dall’autore con un raffinamento dei propri mezzi espressivi, ottenendo una scrittura pianistica molto tersa e sobria dove, nonostante avesse limitato i mezzi esecutivi, Debussy riuscì a effettuare una ricerca di suoni dall’effetto impressionisticamente descrittivo.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Children’s_Corner

Ascolta gratis: Children’s Corner di Claude Debussy.