Beethoven rinuncia per il primo movimento alla forma sonata in favore di una forma più libera, in questo caso quella delle variazioni: il tema originale – Andante, in tempo di 3/8 – viene variato cinque volte, senza modificazioni di ritmo.

Segue uno Scherzo dal carattere vivo e pieno di slancio.

Introdotta da un cupo ritmo puntato e ribattuto, la Marcia funebre presenta un clima di eroica desolazione che si interrompe nella sezione centrale, in cui il pianoforte sembra presentare la parodia di rulli di timpani e squilli di tromba. Non a caso l’autore, nel 1815, ha trascritto questa pagina per orchestra (trasponendola in Si minore in modo da facilitarne l’eseguibilità) per poi riutilizzarla nel finale delle musiche di scena per il dramma Leonore Prohaska di Friedrich Duncker.

Chiude la sonata un Allegro in forma di Rondò pieno di vitalità. Dall’esame degli appunti di Beethoven sembrerebbe che sia stato il primo dei quattro movimenti ad essere composto. Si tratta di una corsa pressoché ininterrotta di semicrome, che potrebbe sembrare la graziosa parodia di un intenso conversare salottiero. Si conclude così questa sonata, in maniera aggraziata e sbarazzina e con un contrasto, tanto vistoso quanto perfettamente equilibrato, rispetto alla precedente marcia funebre.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Sonata_per_pianoforte_n._12_(Beethoven)

Epoca di composizione: 1800-01
Dedica: Karl von Lichnowsky

Scarica gratis: Sonata n° 12 in La bemolle maggiore, Op. 26 di Ludwig van Beethoven.