L’amore e la terra, spesso temi fondamentali di ogni filone poetico, assumono originale predominanza nell’opera di Fraccacreta. Questi componimenti lasciano un’impronta suggestiva e caratteristica nel campo della poesia georgica e pongono il Fraccacreta tra i cantori mistici e profondi della sua terra, la Daunia agricola e pastorale.

Il mondo di vita campestre, raffigurato con realismo di particolari, e l’interpretazione dei costumi della gente daunia raccoglie in sintesi fedele le emozioni e i sussulti di quel popolo. Risulta evidente come quest’opera poetica scaturisca da una conoscenza profonda e dettagliata degli aspetti salienti e più vivi caratteristici della sua terra. Paul Guiton, che fu professore d’italiano a Grenoble, disse che “dopo Mistral, nessun poeta ci aveva più dato canti siffatti in onore della terra e dei suoi coltivatori”.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Signora ella era d’un giardino chiuso
con basso muro fra sostegni e fili,
al disopra del tetto d’una casa;
d’un giardino proteso verso l’alto,
che di terra soltanto in giro aveva
strato di qualche palmo, quanto basti
a piccole radici; e piú di cielo
aveva, e piú di sole che dall’alba
fino al tramonto lo inondava tutto
di paglie d’oro: all’imbrunire, dentro
s’adagiava la notte col suo manto
di stelle. Per sei mesi, dall’aprile
al settembre, fioriva la selvetta
dalle foglie diafane e dai gambi
di corolle mirabili ingemmati;
per altrettanti mesi, dall’ottobre
al marzo, non mostrava che le nude
reti, qualche marcita stuoia, qualche
canna; e diaccia stagnava nelle conche
l’acqua, e vi si specchiava l’alta luna
in quel gelo. Dormiva per sei lunghi
mesi il giardino, né piú la signora
lo vegliava: pareva quasi un lembo
di terra abbandonata, il cui mistero
non era custodito che dagli astri.

Scarica gratis: Amore e terra di Umberto Fraccacreta.