Seconda opera della riforma gluckiana dopo Orfeo ed Euridice e prima di Paride ed Elena, fu rappresentata per la prima volta senza successo al Burgtheater di Vienna il 26 dicembre 1767. Una versione più breve dell’opera, su libretto francese di Le Bailly du Roullet, venne presentata all’Opéra di Parigi il 23 aprile 1776.
Trama
(versione francese)
Admeto, re di Fera in Tessaglia, sta morendo. La moglie Alceste, i loro due figli – Eumelo ed Aspasia – e tutto il popolo sono angosciati. Alceste, nella foresta, prega gli dei dell’Oltretomba che lo lascino vivere. Apollo le risponde che il re morirà quello stesso giorno, a meno che qualcuno non decida di sacrificarsi al suo posto. Alceste si offre ed Apollo accetta lo scambio.
Admeto è subito risanato, senza sapere il motivo della sua miracolosa guarigione. Il re cerca invano la sua sposa, ma nessuno gli sa dire dove essa sia. Non trovando risposta, alfine Admeto intuisce che Alceste si è sacrificata per lui e, disperato, la vuole seguire nell’Ade. Interviene allora Ercole, suo vecchio amico e sodale, che promette di salvare la regina. Ercole segue Alceste nella discesa nell’Ade e impedisce che Thanatos, il dio della morte, la ghermisca. Apollo, toccato dall’eroismo di Ercole, concede ad Alceste di tornare a riunirsi con Admeto.
Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Alceste_(Gluck)
Prima rappresentazione: Vienna, Burgtheater, Vienna, 26 dicembre 1767.
Scarica gratis: Alceste di Christoph Willibald Gluck. René Leibowitz dirige l’Orchestre Philharmonique de Paris in una esecuzione del 1950.