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(voce di SopraPensiero)Pubblicato Vittorio Veneto di Enrico Caviglia.
Dall’incipit del libro:
Gli avvenimenti storici sono il risultato di una grande quantità di fattori, tutti necessari, non afferrabili compiutamente dalla umana intelligenza con l’analisi; e l’uomo, o gli uomini che ne sono l’esponente, rappresentano uno solo dei fattori, e spesso non il più importante.
Gli avvenimenti eternati dall’Iliade non sono certo nè così vasti nè così grandiosi come quelli della nostra guerra, ed a noi sembra che le forze e gli elementi allora in lotta dovessero essere facilmente ponderabili per uomini dell’intelligenza di Omero o dei poeti che hanno cantato la vittoria greca su Troia. Tuttavia spesso il poeta lascia arbitro della lotta Giove, che pesa i due fati dei Greci e dei Troiani, e manda la vittoria dove la bilancia indica. Questa soluzione, che a prima vista sembra infantile, racchiude un profondo significato filosofico: il risultato solo dà la misura della superiorità di una delle parti in contrasto.
Così la battaglia della Marna è certamente una vittoria francese. Per quanto i Tedeschi si siano ritirati quando hanno voluto e dove hanno voluto, il fatto è che si sono ritirati.
Nella preparazione della invasione della Francia essi avevano ben considerato la possibilità della invasione della Prussia Orientale per parte della Russia, avvenimento non nuovo nella storia militare e già accaduto in analoghe circostanze. Ma, o l’avevano supposto più tardivo, o ritenevano di poter conseguire più rapidamente una vittoria che prostrasse immediatamente la Francia.