(voce di SopraPensiero)

 

Pubblicato Le solitarie di Ada Negri.

Dall’incipit del libro:

Feliciana non provò grande sorpresa, nè grande commozione, quando, un giovedí, nell’ora delle visite agli infermi, alla sua solita domanda l’impiegato di turno all’ospedale rispose a muso duro, senza preamboli, scartabellando un registro:
— Il numero cinquantanove? […] della corsia San Giuseppe? […] è morto stanotte.
Quel burocratico della beneficenza, grazioso come un porcospino, aveva fatto benissimo a risparmiarle le condoglianze.
Già da qualche mese, in un angolo della sua camera in via Vetere, ella accendeva quotidianamente un lumicino dinanzi all’immagine della Madonna di Caravaggio; e lei sola ne sapeva il perché, lei sola custodiva il voto. Ed ecco, la Madonna aveva compiuto il miracolo necessario: aveva tolto alla vita e all’osteria Gigi Fracchia detto Rossini, popolare nelle taverne di porta Ticinese per la sua splendida voce tenorile e per la burlesca e parolaia prodigalità, colla quale gettava nel fondo paonazzo dei bicchieri i suoi guadagni di vetturino pubblico e quelli di sua moglie, cucitrice in bianco.