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Due lavori teatrali. Il primo “La Prigione” (1911) è un dramma in tre atti d’intonazione romantico-crepuscolare ambientato a Siena, cui fa seguito una breve commedia pastorale, di stampo realistico, intitolata “Acqua sul fuoco” (1910).
Dall’incipit del libro:
In Siena, nel palazzo dei marchesi Della Lizza, sul morire del secolo XIX. Un grande salotto rettangolare: mobili dorati del miglior Settecento. Nella parete di fondo due bifore, di bel disegno del Rinascimento, si aprono alla luce di uno splendido pomeriggio di settembre, in cui ridono case senesi parate a festa, di giallo, di rosso e di verde. In ciascuna delle pareti laterali, una porta a due battenti verniciati di bianco, con stemma dorato. Presso le porte due piccole consolles sormontate da specchi. Tra le due finestre del fondo un divano e poltroncine. Sedie lungo le pareti. Nel mezzo un tavolino col piano di porfido, vicino al quale sono altre due poltroncine. Portiere e tappezzerie di una seta chiarissima, verde, bianco e celeste. Sulla consolle di sinistra sono vassoi di dolci e un grande servizio per cioccolata, elegante porcellana del Settecento. Ai davanzali delle bifore sono esposti ricchi damaschi verdi. Appesi alle pareti ritratti di antenati in parrucca. Quello appeso sulla porta di sinistra, deve essere d’uomo. Buonincontri, Sassetto, Serdoni in gruppo presso la finestra di sinistra parlano, bevendo la cioccolata. Gaia e Piero nel vano della finestra parlano tra loro. Roberto, stando più sdraiato che può su una delle poltroncine presso il tavolino di mezzo, segue con maliziosa compiacenza i movimenti di Selvaggia. La quale, sapendosi guardata, si studia d’esser procace, mentre riempie una tazza di cioccolata, alla consolle di sinistra.
Scarica gratis: La prigione – Acqua sul fuoco di Ercole Luigi Morselli.