(voce di SopraPensiero)

Pubblicato il volume Dante geometra di Cosimo Bertacchi.

Dalla prefazione al libro:

Stimo opportuno di riassumere chiaramente, in conformità a nuove obbiezioni, alcuni concetti che ho avuto l’onore di esporre in collaborazione col maggiore Vaccheri circa il «sito, forma e figura» dell’Inferno dantesco e, in generale, della macchina poetica dell’Allighieri.
Dirò anzitutto che il più forte argomento degli oppositori sta, si può dire, interamente riposto nella domanda, oggi rifatta dal GASPARY nel 1° volume della sua importante opera Geschichte der italienischen Literatur, di cui appunto in questi giorni è uscita un’ottima ed utile versione italiana fatta da N. Zingarelli.
«Poteva Dante immaginarsi tutte queste cognizioni, tutti questi calcoli così delicati che seicento anni sono nessuno comprendeva, ed oggi appena si possono seguire?
Ma nessuno fra i varii critici ha saputo notare pur una sola di queste cognizioni, attribuite a Dante nel lavoro in questione, le quali non fossero del tempo suo.