(voce di Luca Grandelis)

«Si possono fare molte cose per esercitare un controllo intenzionale sul proprio sviluppo e sulla propria vita, ma ci sono anche molti elementi fortuiti nel corso che una vita prende; spesso si imbocca una nuova traiettoria per circostanze accidentali. Ma la presenza di elementi fortuiti non significa assenza di ogni possibilità di controllo: gli imprevisti possono essere volti a proprio vantaggio in molti modi. Le persone possono crearsi delle chances conducendo una vita attiva che aumenta la probabilità di incontri inaspettati, oppure coltivando gli interessi, le convinzioni e le competenze personali».

Adolescenti e autoefficacia, di Albert Bandura (ed. Erickson, 2012, collana «I mattoncini») esamina le dinamiche adolescenziali da una prospettiva agentiva, per la quale gli uomini hanno la facoltà di incidere in maniera concreta e inedita sulla realtà della propria vita e del proprio ambiente tramite quattro capacità fondamentali: auto-organizzazione, proattività, autoregolazione e autoriflessione. L’analisi dell’agentività in adolescenza viene qui condotta negli ambiti personale, collettivo, familiare, scolastico, con particolare attenzione agli aspetti delle emozioni, della sessualità, dell’impegno politico e sociale, delle aspirazioni, delle attività a rischio. Con una cospicua bibliografia bilingue.

Albert Bandura è personalità nota in tutto il mondo per i suoi studi sull’apprendimento imitativo e per essere uno dei padri fondatori della psicologia cognitiva. Professore emerito in Scienze Sociali alla Stanford University, è stato il primo a concettualizzare la dimensione psicologica dell’autoefficacia.


A. Bandura, Adolescenti e autoefficacia. Il ruolo delle credenze personali nello sviluppo individuale, ed. Erickson, 2012, pp. 85, euro 10.

Articolo precedenteRenata Viganò: «L’Agnese va a morire”, Einaudi, 1949
Articolo successivoStefano Quintarelli 4 President
Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.