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(voce di SopraPensiero)Il gioco – quello «industriale» delle slot machine e quello tradizionale del lotto, quello di uno spasimante che cerca di sedurre la donna che ama in maniera timida e sfacciata a un tempo – non sempre ha un lieto fine, ma può anche durare a lungo – in barba al detto popolare per il quale «ogni bel gioco dura poco» – se si riesce a mantenerlo nell’alveo della legalità e della moderazione.
Ma non sempre vi si riesce.Così capita che l’innamorato ecceda e che le sue attenzioni sconfinino nello stalking; o che il gioco «legale» delle sale bingo finisca in una strage di ‘ndrangheta.
Giochi criminali (Einaudi) raccoglie quattro storie gialle in cui il gioco sfocia nel crimine dando luogo ad esiti imprevisti: «Medusa», di Giancarlo De Cataldo, che ha per protagonista la professoressa Emma Blasi; «Febbre», di Maurizio De Giovanni, in cui il commissario Ricciardi dovrà fare i conti, più che mai, con se stesso; «Patrocinio gratuito», di Diego De Silva, in cui l’avvocato Vincenzo Malinconico si troverà invischiato in una vicenda che coinvolge i più ingrati e meno paganti dei clienti: gli «amici degli amici»; «A girl like you», di Carlo Lucarelli, in cui l’ispettore Grazia Negro, incinta di due gemelli e pronta ad entrare in aspettativa per maternità, resta coinvolta in una guerra fra ‘ndrine calabresi al nord d’Italia.
Quattro autori dediti al romanzo qui alle prese con il racconto lungo, in altrettante storie nelle quali qualcuno sta giocando con il fuoco. Con certi giochi, a volte, sarebbe meglio non scherzare.
Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Diego De Silva, Carlo Lucarelli, Giochi criminali, Einaudi, 2014, pp. 185, euro 16,50.