Un breve racconto per bambini opera del prolifico Momus, che nella vita fu dirigente scolastico a Recanati con il nome di Augusto Piccioni. Come in altre opere di Momus (Saltapicchio e Lumachino, già presente su LiberLiber) e di altri autori del periodo (Il giornalino di Gian Burrasca e per certi versi lo stesso Pinocchio) i protagonisti sono due ragazzini che definire monelli è un eufemismo. Orfani, sono stati accolti con affetto dallo zio Eleuterio, scienziato distratto come da copione, e dalla sua governante Ortensia. Ma il gusto per la libertà prende il sopravvento e i bambini scappano a divertirsi alla Fiera, dove ne combineranno di ogni colore. Fino al lieto fine, immancabile!

Illustrato dai caratteristici disegni di Momus stesso, in cui le silhouette nere dei personaggi spiccano su sfondi colorati, il libro fu pubblicato dalla Società Editrice Tirrena nel 1941 e conta una sessantina di pagine illustrate.

Sinossi a cura di Gabriella Dodero

Dall’incipit del racconto:

Castelmonte è un paesino nascosto fra i castagneti che ombreggiano i monti intorno a Lucca: dalla Pania (cara al Pascoli) alle azzurre cime della Garfagnana.
A pochi passi dal villaggio sorge una torraccia, nido di gufi e di barbagianni: da un lato una Casina piccina piccina, con le persiane verdi, il balconcino e il camino che fuma.
Nella torraccia (fra i barbagianni) viveva gran parte del giorno e della notte un uomo lungo lungo, nero nero: un astronomo; una specie ‒ fanciulli miei ‒ d’un “Sesto Caio Baccelli” o del “Barbanera”, secolari compilatori di lunarî. Nella casina ‒ con le persiane verdi, il balconcino e il camino che fuma ‒ abitavano la vecchia serva Ortensia e due omini piccini piccini, ai quali i compagni di scuola avevano appropriato il nomignolo di Caramella e Bamboccino.

Scarica gratis: Caramella e Bamboccino di Augusto Piccioni (alias Momus).