Arturo Fabra recensisce Nenio di Eugenio De Medio, romanzo scaricabile gratuitamente dal sito di Vibrisse libri

Esistono argomenti che diventano vere e proprie esigenze narrative per uno scrittore, così insistenti che prima o poi devono trovare una modalità espressiva.
Abbastanza spesso questi argomenti vengono definiti da editor, critici e quanti si interessano di scrittura narrativa “patate bollenti”.
E la questione diventa: «È legittimo che uno scrittore attiri il lettore in un percorso nel quale, improvvisamente, si troverà a dover gestire una simile Patata Bollente?»
Ovviamente tale domanda ha talmente tante risposte da sfiorare la retoricità.
Leggendo Nenio sappiate solo che la Patata Bollente arriverà.
La storia è quella di un bambino paffutello che cresce in una famiglia abruzzese degli anni Sessanta ed è narrata in un lungo flashback dopo che il lettore è stato attirato da un incipit assolutamente ipnotico.
Non siamo dalle parti del Paddy Clarke Ha Ha Ha di Roddy Doyle, dove l’autore si sforzava di scrivere e pensare come un bambino di dieci anni ma il disagio, l’arrancare della vita del protagonista sin dalla prima infanzia è esaminato e descritto con il filtro della riflessione adulta. Il personaggio, ormai grande, torna a luoghi e avvenimenti della sua formazione e li espone con una controllata pacatezza, attraverso uno stile pulito, oserei dire «educatamente compìto» che spiazza ancora di più quando ci si ritrova a fare i conti con la Patata Bollente di cui sopra.
Nenio, diminutivo di Nazareno, viene definito dal padre, nelle prime pagine, come «un errore di vecchiaia» che non poteva essere «buttato via» per il fatto di «essere cattolici».
La cattolicità vissuta come abitudine, simile al vestito della domenica, è una delle tante chiavi di lettura della vita del personaggio, insieme alle abitudini semplici di una vita che potrebbe sembrare idilliaca, una vita nella quale irrompono i segni del progresso come la Televisione, dove si ritrovano i momenti della scuola di una volta, e della vita familiare della provincia, dove tutto si svolge in placida sintonia.
E tutto questo fino alla Patata Bollente, dopo la quale perfino lo stile del narratore acquista un significato diverso, quello di chi prende le distanze per poter scrivere con maggiore obiettività, ottenendo una sofferenza più partecipativa da parte del lettore.
Se avete voglia di affrontare una prova del genere Nenio è il romanzo che fa per voi, altrimenti ritornate a leggerlo quando vi sentirete pronti. E non ve ne pentirete.

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