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(voce di SopraPensiero)Grazie ai volontari del Progetto Griffo è online (disponibile per il download gratuito) l’ePub Lettere dal carcere di Antonio Gramsci.
Le Lettere dal carcere, tratto dall’edizione curata da Sergio Caprioglio e Elsa Fubini per i tipi di Einaudi, riveduta e integrata sugli autografi, si presenta come la raccolta più completa sulla corrispondenza che Antonio Gramsci tenne con i propri familiari ed amici durante il periodo della sua detenzione (1926-1937).
Sinossi a cura di Franco Perini
Dall’incipit del libro:
Gentilissima signora,
prima di tutto, voglio domandarle scusa per i disturbi e i fastidi che le ho arrecato, i quali non entravano, in verità, nell’accordo di inquilinato. Sto abbastanza bene e sono calmo e tranquillo.
Le sarò grato se vorrà preparare un po’ di biancheria e consegnarla a una brava donna, di nome Marietta Bucciarelli, se verrà a domandarla per me: non posso mandarle l’indirizzo della donna perché l’ho dimenticato.
Vorrei avere questi libri:
1° la Grammatica tedesca che era nello scaffale accanto all’ingresso;
2° il Breviario di linguistica di Bertoni e Bartoli che era nell’armadio di fronte al letto;
3° gratissimo le sarei se mi inviasse una Divina Commedia di pochi soldi, perché il mio testo lo avevo imprestato.
Se i libri sono rilegati, occorre strappare il cartone, badando che i fogli non si stacchino.
Vorrei avere notizie del bambino che era ammalato di scarlattina. Forse Marietta saprà qualche cosa.
Se la mia permanenza in questo soggiorno durasse a lungo, credo ella debba ritenere libera la stanza e disporne.
I libri può incassarli e gettar via i giornali quotidiani.
Le rinnovo le mie scuse, cara signora e tutto il mio rincrescimento, tanto più grande quanto più è stata grande la loro gentilezza.
Saluti al sig. Giorgio e alla signorina; coi più sentiti ossequi