Dall’incipit della tesi:
La cessazione della vita di una società di capitali è un fenomeno complesso che si realizza al termine di un procedimento articolato in tre distinte fasi. Fasi che il legislatore ha previsto abbiano necessariamente luogo in sequenza. Esse sono: il verificarsi della causa di scioglimento, la liquidazione delle attività e delle passività, la cancellazione della società dal registro delle imprese (la c. d. estinzione della società).
Il tracciato obbligato che deve essere seguito, per arrivare all’eliminazione dalla vita giuridica di una società, inizia quindi col verificarsi di una delle cause di scioglimento, previste dalla legge o dallo statuto sociale, che pongono la società in stato di liquidazione. Segue la nomina dei liquidatori che hanno il compito di provvedere alla liquidazione delle attività e al pagamento dei debiti sociali. Si procede, quindi, alla redazione del bilancio finale di liquidazione e alla sua approvazione (che può essere anche tacita), e solo quando questa operazione sia conclusa sarà possibile chiedere la cancellazione della società dal registro delle imprese. Atto, quest’ultimo, che segna la definitiva estinzione del soggetto società.
Per poter meglio procedere nel delineare le varie fasi sopra indicate, occorre anzitutto chiarire la differenza tra stato di liquidazione e procedimento di liquidazione:
lo stato di liquidazione è la situazione giuridica nella quale l’ente società si viene a trovare in seguito al verificarsi di una qualunque delle cause di scioglimento; tale stato, da contrapporre allo stato di normale funzionamento, implica una serie di limitazioni ai poteri degli organi sociali e li obbliga al compimento di una serie di atti previsti dalla legge; il procedimento di liquidazione è invece quel complesso di operazioni che un organo appositamente nominato dai soci in sostituzione degli amministratori (i liquidatori) deve compiere allo scopo di risolvere tutti i rapporti pendenti, attribuire ai soci il residuo attivo e poter chiedere la cancellazione della società dal registro delle imprese.
Perché possa instaurarsi ed attuarsi il procedimento di liquidazione deve necessariamente verificarsi una causa di scioglimento che ponga la società in stato di liquidazione. Ma può anche accadere che la società esca dallo stato di liquidazione prima che ne sia avviato il procedimento.
Nel linguaggio giuridico, scioglimento ed estinzione di una società, nonostante nel comune parlare abbiano una valenza affine, sono due momenti concettualmente divisi e distanti; li separa lo svolgersi del procedimento di liquidazione: uno precede necessariamente l’attività di liquidazione e ne segna l’inizio, l’altro segue e ne rappresenta la fine.
È pur vero che nella pratica, di fronte a fasi di liquidazione talmente dilatate da durare anni, i pochi giorni necessari agli atti di cancellazione o di ricognizione dell’attuarsi della causa di scioglimento possono passare quasi inosservati, tuttavia ragionando per categorie giuridiche astratte non si può non considerare tutte le diverse fasi che portano all’estinzione dell’ente societario su un medesimo piano, concatenate in un rapporto di causa ed effetto reciproco.
Relatore prof. Alberto Mazzoni, anno accademico 1995/96, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Facoltà di Economia, tesi di laurea in Economia e Commercio