(voce di SopraPensiero)

«Passeggiando per le via de L’Avana, balza immediatamente agli occhi di chiunque un primo, evidente, contraddittorio, discrepante scenario: ai monumenti curatissimi e patrimonio dell’umanità, si affiancano le innumerevoli abitazioni private stuprate dal degrado. Che cadono letteralmente a pezzi. La sensazione che si avverte inizialmente è quella di una società caratterizzata da un’antinomia economica endemica: mentre i salari medi ufficiali si aggirano intorno ai 20 euro mensili, un litro di carburante per alimentare le vecchie autovetture in circolazione viene a costare circa 1 euro. La scelta di chiamare le stazioni di servizio Oro Negro è stata quanto mai azzeccata».


Il viaggio in prima persona, documentato e meditato, di Giuseppe Trimarchi, calabrese aspromontino, in una terra tanto simile alla sua, anche se tanto lontana: Cuba e la Calabria, entrambe luoghi dalla cultura antica e dalla natura mozzafiato, entrambe emblema di una società schiacciata da una politica che – in buona o in cattiva fede – non è mai riuscita a valorizzarne le potenzialità. Dall’esame dei servizi statali, dei rapporti con i governi esteri, dei danni dell’embargo e del confronto con i «grandi comunismi» russo e cinese, emerge una domanda pressante: è mai possibile che non esistano vie di mezzo tra un socialismo sbilanciato a favore della cosa pubblica e un capitalismo, al contrario, tutto a favore di quella privata? Domanda inevasa ancorché ineludibile, di fronte a un’umanità che non riesce ad aspirare a niente di più che a degli estremi in ogni caso problematici. Oltre a questo nodo problematico, resta il fatto che nessuna rivoluzione, neanche la migliore, può sopravvivere e funzionare senza rinnovare se stessa, tenendo gli occhi bene aperti su come i tempi, cambiando, richiedano nuove misure e, a volte, una nuova mentalità. Con un saggio introduttivo di Pasquale Amato e la Postfazione di Piero Polimeni.


G. Trimarchi, Cuba oggi, ed. Città del sole, 2010.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.