(voce di SopraPensiero)
Franco è un impiegato pubblico che lavora presso l’UOPS – Unità Operativa Progetti Speciali – dell’undicesima municipalità del comune di Napoli. Ma oltre alla frustrazione tipica dell’impiegato pubblico, Franco ha un sogno nel cassetto: diventare scrittore. Ha già messo giù il suo Reportage dall’inferno dal titolo La ragazza di Scampia e l’ha mandato a un editore: vi si narra, in forma d’intervista ai protagonisti, di una città che non si arrende al degrado e al sopruso, il sui simbolo è Stella, giovanissima donna che osa sfidare la camorra a viso aperto, portatrice di un’idea rivoluzionaria che permetterà di eliminare la criminalità organizzata dal mondo intero. Quando l’editore lo convoca per proporgli un contratto, non gli sembra vero; a quel punto poco importa se Stella esista veramente e se – dico se – tutta l’inchiesta sia inventata di sana pianta […]
Nonostante si tratti della nota formula del romanzo che parla di uno scrittore ansioso di pubblicare, Francesco Mari consegna un libro che sa essere divertente, e che malgrado il ritmo non serrato – anche dovuto ai lunghi flussi di coscienza che mette in campo, nel presentare gli aspetti più comici del suo personaggio – riesce a divertire con le tante trovate sparse qua e là e con i dialoghi in dialetto (con tanto di traduzione in italiano a seguire). Si dia merito all’autore di fare un uso del napoletano abbastanza preciso e decisamente sopra la media. Gustosi certi passaggi in cui l’editor riflette sulle mode e sul futuro della narrativa.
F. Mari, La ragazza di Scampia, ed. Fazi, 2014, pp. 252, euro 16.