La sezione italiana della Internet Society, con l’obiettivo di sensibilizzare tutte le componenti della comunità Internet italiana sulla Internet Governance, il 19 maggio 2008 ha organizzato un’assise pubblica presso il CNR, a Roma.
Liber Liber (per voce di Marco Calvo), ha partecipato all’evento, con un contributo qui disponibile in video. I temi dell’intervento di Liber Liber sono stati (in sintesi):
- Microtransazioni
- ogni uomo politico promette di fare il possibile per sostenere la cultura. Finalmente possono mantenere la promessa: è sufficiente consentire legalmente le microtransazioni. Ovvero piccoli spostamenti di danaro – es. 10 centesimi – facili e sicuri per gli utenti ed economici per gli operatori (il costo di transazione dovrebbe tendere a zero).
- Tecnicamente le microtransazioni sono possibili da anni, ma pesanti e artificiosi vincoli normativi ne impediscono l’affermazione, probabilmente anche per l’azione dei soggetti che verrebbero danneggiati da un sistema più concorrenziale, efficiente ed economico.
- Grazie alle microtransazioni un musicista, uno scrittore, un fotografo, in generale ogni artista e studioso, potrebbe vendere il frutto del proprio lavoro online ricavandone un reddito adeguato. Basti pensare che i blog di gruppi musicali emergenti, anche quelli noti solo localmente, raggiungono comunque migliaia di visitatori al mese. Se pagare 5 centesimi un loro brano richiedesse pochi semplici passaggi, e se il costo d’incasso fosse ragionevole, questo gruppo raggiungerebbe presto l’autosufficienza economica. Contribuendo concretamente ad arricchire il patrimonio musicale disponibile.
- Più efficienza e meno burocrazia
- tutti gli operatori, non solo culturali, sono oberati in Italia da una burocrazia schiacciante. La tecnologia offre molte opportunità che il legislatore non ha finora colto. Si potrebbero fare innumerevoli esempi; ma fra i tanti:
- vietare che una pubblica amministrazione possa richiedere documenti comprovanti informazioni che lo Stato e i suoi concessionari rendono disponibili online (es. visure camerali, certificazioni, ecc.);
- unificare il sistema di accreditamento online, così che il cittadino italiano debba dotarsi di una sola ID e password, con la quale accedere a ogni risorsa e servizio messi a disposizione dallo Stato. Una simile innovazione non solo semplificherebbe radicalmente l’interazione online Stato-cittadino, ma consentirebbe notevoli risparmi infrastrutturali e una migliore gestione dei dati personali.
L’evento nel suo insieme ha affrontato i seguenti temi:
- “Internet Critical Resources”
- Gestione del sistema di indirizzi numerici ed alfanumerici di Internet (DNS); Sistema dei Root Servers; Standards tecnici e sicurezza; Migrazione da IPv4 a IPv6; Il modello ICANN gestito dal settore privato, con partecipazione «leggera» da parte dei governi; Centralita’ dello sviluppo degli standard.
- “Access”
- Problemi di connettività nei paesi affetti da digital divide; L’accesso nelle aree rurali; Costruzione di competenze e formazione sull’uso delle tecnologie; Accesso e telefonia mobile, soluzioni wireless; Infrastruttura internazionale; Regolamentazione a livello locale, regionale e trans-frontaliero; Impatto economico dell’accesso.
- “Diversity”
- Creare supporto e stimolare la domanda sulla realizzazione di contenuti locali, inclusi contenuti non commercialmente remunerativi e comunicazione audio-visuale; Il ruolo degli standard aperti nella promozione della diversità; Il coinvolgimento delle comunità linguistiche nello sviluppo degli Internationalized Domain Names (IDN); Tecnologie, politiche e costruzione di capacità per diminuire l’analfabetismo, contenuti accessibili da gruppi vulnerabili della società incluse le persone anziane e le persone diversamente abili; Politiche pubbliche relative ai contenuti creati dagli utenti.
- “Openness”
- Libertà di espressione ed il ruolo dei governi nel proteggere tali libertà; La protezione della privacy e la sua relazione con la libertà di espressione; La relazione tra la regolamentazione nazionale della libertà di espressione e il carattere trans frontaliero di Internet; La relazione tra il settore privato i diritti umani e la loro conformità con le leggi nazionali; Il bilanciamento tra i diritti dei cittadini, e i diritti dei detentori di proprietà intellettuale; Modelli di business innovativi, realizzati grazie a Internet, inerenti i contenuti digitali e loro applicazioni; Open Source software, software proprietario ed Open Standards; La sfida dell’accesso all’informazione e alla conoscenza, e le soluzioni per superarla.
- “Security”
- Sicurezza degli stati, delle aziende e degli individui; Autenticazione e Identificazione; La sfida della privacy in un ambiente di sicurezza; Questioni sulla sicurezza inerenti la protezione dei minorenni. “Emerging Issues” La natura pervasiva di Internet nel contesto politico, economico e sociale pone nuove questioni che meritano particolare attenzione.
- «Internet Bill of Rights»
- I diritti umani nel cyberspazio; La necessita’ di individuare principi condivisibili globalmente; Valore pubblico di Internet e politiche pubbliche di Internet.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ISOC Italia: http://www.isoc.it/index.php?option=com_content&task=view&id=341&Itemid=463
Gli altri interventi in audio e/o video sono disponibili su: http://www.isoc.it/index.php?option=com_content&task=view&id=380&Itemid=496