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In quella torre eravi un pozzo il quale serviva di asilo durante il giorno ad una fata chiamata Maimoune. Era circa mezzanotte quando Maimoune uscì leggermente sull’alto del pozzo, per girare il mondo…
Gallo non fu mai, neanche al paese, di quelli che amano certi discorsi e si ubriacano in compagnia per farli con maggior libertà. Tra giovanotti c’è sempre qualcuno che ci si mette e vuota il sacco…
Mio padre teneva nella città di Bagdad un grado da aspirare alle principali cariche, ma egli preferì sempre una vita tranquilla. Non ebbe altri figliuoli all’infuori di me e quando morì…
Sentite ciò che avvenne quando tutti gli animali domestici erano selvaggi. Il cane era selvaggio, e il cavallo era selvaggio e il bue era selvaggio e la pecora era selvaggia, e il porco era selvaggio – quanto più poteva selvaggio – e se n’andavano per foreste selvagge…
Così vi darò sei coperte, calde e pesanti; sei raspe, grandi e dure; sei coltelli della Baia di Hudson, lunghi e aguzzi; due canoe, il lavoro di Mogun; dieci cani dalle spalle poderose e forti al tiro; e tre fucili…
Di due amici, Giulio Galardi e Alfonso Varchi, quello che, agiato di casa sua, apparentemente non aveva nulla da fare, viveva scapolo; e l’altro, direttore di una grossa azienda, commerciante, consigliere comunale e membro di commissioni e istituzioni e opere pie, l’altro, il quale aveva tanto da fare, s’ammogliò.
C’era una volta una bambina che si chiamava Annuccia: aveva otto anni, ed era buona, con de’ grandi occhi neri pieni di foco e d’intelligenza.
Scoccavano le undici ore all'orologio della vecchia chiesa in fondo alla strada, quando nel silenzio e nel buio s’udì un improvviso tintinnìo di vetri cadenti…
Felicità è una vana parola? – Persona alta e forte; baffi neri e fieri; voce baritonale e, se bisognava, imperiosa; eppoi: un pennacchio bianco al kepì; spada al fianco e assisa quasi militare; saluto alla militare dai subalterni…