L’opera, in tre volumi, copre il periodo di maggiore crescita del Fascismo, dal 1919 fino alla Marcia su Roma. Fu pubblicata nel 1937-1939, un volume all’anno, nella tipografia Cremona Nuova.
Nel 1940 Farinacci, esponente del fascismo, pubblicò un “sunto” più breve dell’opera intitolandola Storia del fascismo. Nell’introduzione della Storia del fascismo ecco cosa Farinacci scrisse delle sue opere storiche e del rapporto fra esse:
«La storia della Rivoluzione Fascista in tre volumi, uscita fra il 1937 ed il 1939, non può essere facilmente sostituita: anzi diciamo senza falsa modestia, ma con sincerità, che allo storico futuro non sarà concesso di compiere degnamente il suo lavoro, su questa nostra età, senza leggerla attentissimamente: né allo storico futuro, né ad alcun altro che voglia, con bene informata coscienza, abbracciare nell’anima l’esperienza di quella che, per antonomasia, si chiama e si deve chiamare la rivoluzione Italiana.
Tuttavia quell’opera, che noi abbiamo pubblicata ed a cui pare sia arriso il giudizio favorevole dei camerati, è troppo grave per questi giovani frettolosi, avidi di azione e di esperienze proprie, sovrabbondanti di ingenuità e di energia vitale. Ed anche appare, ed è, troppo lunga, e chiede troppa meditazione e costanza agli uomini maturi, pieni di cure e di inquietudini e di affari.»
Questo primo volume dell’opera in tre volumi contiene il resoconto degli avvenimenti del 1919.
Dall’incipit del libro:
Dalla caduta di Roma, e prima della guerra mondiale, il popolo italiano aveva affrontato due grandi prove: la prima, nell’età dei Comuni, contro l’Impero feudale, anticipando la vittoria della borghesia capitalistica sopra il Medio Evo; la seconda, nell’età del Risorgimento, contro l’Impero Austriaco, confermando la vittoria delle Nazioni sopra le superstiti Monarchie di diritto divino.
L’una e l’altra prova secolare ebbero valore decisivo nel costituire la personalità storica della nostra Nazione; ma solo nell’ultima guerra, che ha conchiuso l’età del Risorgimento dopo le dominazioni straniere, tutte le regioni e tutti i ceti sociali d’Italia hanno combattuto: per la prima volta, il nostro popolo ha conquistato la coscienza politica della sua unità, della sua libertà, del suo prestigio, fra le Nazioni.
E se nessuno, nemmeno nei periodi più fiacchi ed esausti della nostra vita, ha potuto negare che noi eravamo stati una delle forze più nobili, più generose, più geniali della civiltà umana, oggi, dopo la grande guerra, è evidente per tutti che lo Stato italiano è una delle più vigorose e omogenee entità della società umana.
Scarica gratis: Storia della rivoluzione fascista. 1 di Roberto Farinacci.

