Soltanto per loro, saggio di Leonardo Caffo (ed. Aracne, 2011) è – come recita il sottotitolo – un manifesto per l’animalità attraverso la filosofia e la politica. Quello dell’amore e del rispetto per gli animali è un problema che oltrepassa le sensibilità e le inclinazioni personali e che va compreso adeguatamente – tramite l’uso di categorie filosofiche appropriate – per poter essere risolto nel migliore dei modi mediante un’azione politica efficace e condivisa.
In realtà più che a un problema, secondo l’autore, siamo di fronte a una tragedia, nel cui ambito assistiamo all’opera di un’umanità che tratta gli animali come un qualunque materiale, prodotto e distrutto per una soddisfazione umana che oggi non trova più giustificazione: «che gli animali che uccidiamo soffrano e provino dolore è, ad oggi, fuori di qualsiasi discussione e non ci sono più dubbi che possano farci pensare che ciò che facciamo sia necessario o indispensabile. Esistono metodi alternativi per vestirsi e per nutrirsi, esistono circhi senza animali, gli zoo e gli acquari di alcuni paesi stanno già chiudendo e la ricerca scientifica rivolge, molti dei suoi interessi, su metodi di sperimentazione alternativi».
Caffo esamina criticamente le opinioni del dibattito animalista classico e contemporaneo, come ad esempio l’idea dell’inferiorità degli animali, dichiarando apertamente e fin da subito la propria posizione, per illustrare la quale basta dire che l’autore non distingue fra uomini e animali, ma fra animali umani e animali non-umani (con la quale intende ovviamente sottolineare l’affinità invece che l’estraneità). Da questo punto di vista il destino degli uni e degli altri non può che essere comune: essi, né identici né tutt’affatto diversi, devono trovare un’armonia vitale che permetta loro di vivere insieme senza prevaricazioni. Ne va dell’umanità stessa dell’uomo, del suo modo di concepire se stesso oltre che gli animali, e di un modus vivendi che fa dell’uomo il primo e il più temibile dei «predatori». In questo punto la filosofia e la politica convergono: partendo dal presupposto dell’impossibilità di una «scienza dell’etica» (Wittgenstein), in particolare quindi dell’impossibilità di dirimere la questione del rapporto tra l’uomo e gli animali su di un piano meramente teorico, la filosofia prende corpo nel passaggio dalla comprensione alla scelta. Bisogna prendere posizione e al più presto, per evitare che la tragedia continui a consumarsi.
Basato su una bibliografia solida e scritto con uno stile scorrevole e interessante, Caffo attraversa le concezioni dell’ecologia profonda, dell’anarchia, del comunismo, per spiegare le ragioni della necessità di una filosofia animalista, nella quale la dimensione dell’incontro prevalga su quella dell’utilità e in cui l’uomo possa finalmente riposare sapendo di non essere solo.
Leonardo Caffo, Soltanto per loro. Un manifesto per l’animalità attraverso la politica e la filosofia, ed. Aracne, 2011, pp. 131, euro 9,00.