La fama di Santippe, affidataci dall’unanimità dei giudizi dei contemporanei del marito, come Senofonte ed Alcibiade, è quella di una moglie insopportabile, bisbetica e importuna. E in questo romanzo, comparso nel 1913 e ristampato più volte, Panzini si chiede se effettivamente questa fama sia meritata, o non si tratti piuttosto di un clamoroso fraintendimento. Intervista la donna, che ribatte con affermazioni di buon senso alle accuse dei contemporanei, e ripercorre la vita e la morte di Socrate per consentire al lettore di formarsene un’opinione.
Il romanzo consente così al lettore di entrare agevolmente, grazie ad uno stile gradevole e leggero, all’interno della società ateniese del IV secolo A.C., dei rapporti di forza e della lotta politica; di seguire le “chiacchiere” di Socrate su temi dibattuti dopo di lui dai pensatori, come la vita, la morte, l’amore, l’immortalità. E seguiamo con gli occhi di Santippe gli ultimi giorni di Socrate, il processo, il rifiuto della fuga che i discepoli gli propongono, l’ultimo dialogo con la moglie e l’ultima carezza al figlioletto.
L’opera è la prima di un filone, quello delle rievocazioni di periodi storico-letterari, che Panzini praticò più di frequente negli ultimi anni della sua vita; fu ripubblicata numerose volte e infine inclusa in Romanzi d’ambo i sessi.
Articolo di Gabriella Dodero
Dall’incipit del libro:
Nel tempo antichissimo, quando gli uomini erano molto occupati per popolare il mondo, ci fu come una piccola schiera di uomini che pervenne ad una piccola terra. Essa era ricamata dai mari, e pareva come l’umbelico del mondo. Era stagione di primavera e il mare mandava tutt’intorno i suoi effluvi.
Quegli uomini sostarono.
Si scoprivano di lassù i corsi degli astri; si vedevano le vie del mare. Allora essi scoprirono le vie della loro anima, ed una divina esaltazione li vinse. Rivaleggiarono con gli Dei immortali: crearono quelle multiformi opere che rimangono anche oggi come modelli, e non furono mai più superate in bellezza.
Questa piccola terra fu l’Ellade: quel piccolo popolo fu il popolo ellenico. La vita che esso visse si chiamò «giovinezza»!
Scarica gratis: Santippe di Alfredo Panzini.