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(voce di SopraPensiero)Nella provincia meccanica di Pavia tutto scorre in maniera monotona e sempre uguale a se stessa, come l’acqua del Ticino: a Sannazzaro De’ Burgondi l’«imprenditoria proletaria» è rappresentata da Michela Sarti, vedova di un operaio morto per mancanza di sicurezza sul lavoro e madre di Elio, che dice di non fregarsene niente di lei e che preferisce fare il manovale in raffineria anziché servire al bancone. La ricca borghesia è invece quella della villa di Viale Loreto e dei suoi proprietari, Renato Mandrini e Dina Valsecchi Morbegni; la quale, come tutte le mogli di uomini ricchi sfondati, teme che il marito possa andar cercandosi il divertimento al di fuori del tetto coniugale […]
Un’altra indagine per l’Agenzia Sambuco e Dell’Oro, questa volta a proposito di un «fatto di corna» che prende una piega inaspettata (anzi, più d’una). Un romanzo scritto con uno stile deciso, che usa il dialetto in maniera parsimoniosa e adeguata, è ben calato nell’ambiente che lo ospita e sa mettere insieme estremi come Chopin e i Nirvana. Una nuova storia che non deluderà i fan della coppia investigativa e che offre piccole perle come i «due colombi che limonano sulla Panda giallo canarino».
A. Reali, Sambuco e il segreto di viale Loreto, ed. Frilli, 2014.