Grazie ai volontari del Progetto Griffo è online (disponibile per il download gratuito) l’ePub: Leila di Antonio Fogazzaro.

Leila è l’opera che chiude la quadrilogia ‘Maironi’ (dal nome di Piero Maironi, il protagonista in particolare del secondo e del terzo romanzo) iniziata con Piccolo mondo antico. Edita nel 1910, con essa Fogazzaro tentava di riabilitarsi agli occhi della Chiesa per la messa all’indice del suo precedente romanzo Il santo. Ma anche quest’opera subì la stessa condanna.

Solo dopo un lungo travaglio spirituale Fogazzaro fece atto di pubblica sottomissione alla Chiesa. Tuttavia in tempi recenti la critica letteraria cwattolica ha rivisto il giudizio negativo. Nella sua opera si è letto piuttosto un innovativo e profondo tentativo di proporre una forma di narrazione della teologia. Il romanzo riprende dunque il tema della riforma religiosa – pur essendo comunque un tema non centrale – qui inserita nella vicenda del protagonista, Massimo Alberti, discepolo del ‘santo’ Piero Maironi.

La novità di questo, rispetto agli altri lavori precedenti, è l’apparire di una complessa personalità femminile, Leila appunto, che pur non arrivando a vestire i panni di una eroina femminista, mostra tuttavia volontà, carattere, desiderio d’indipendenza, e a lei lo scrittore riconosce la scelta di poter vivere secondo il suo istinto, senza formulare un giudizio.

Sinossi a cura di Claudia Pantanetti
Libera Biblioteca PG Terzi

Dall’incipit del libro:

"Leila" di Antonio Fogazzaro«Signorina» disse Giovanni, il domestico, entrando frettoloso, ansante, nella sala da pranzo. Aveva cercato inutilmente la signorina Lelia nel giardino, nel salone, nella sua camera. Erano le nove di sera, il padrone e la signorina avevano finito di pranzare prima delle otto, il padrone si era chiuso quasi subito nel suo studio, la signorina era uscita in giardino, a Giovanni non poteva venire in mente che fosse ritornata nella sala da pranzo. Ella era lì, alla finestra.

Pareva guardare l’oscuro bosco di castagni, a levante della villa, oltre il borro dove un’acquicella querula scende dal piccolo lago nascosto, più su, dietro un giro di erbosi dorsi, cinto alla grande, severa montagna di Priaforà. Tendeva in fatto l’orecchio a un remoto fragore che cresceva e mancava collo spirare del vento: al fragore di un treno ancora lontano, in corsa verso quella conca della Val d’Astico che la villa signoreggia. Intanto si sgualciva lentamente una lettera nella mano inquieta. Alla chiamata del domestico si voltò di soprassalto, stringendosi la lettera nel pugno.

Scarica gratis: Leila di Antonio Fogazzaro.