Grazie ai volontari del Progetto Griffo è online (disponibile per il download gratuito) l’ePub: Giro di vite di Henry James.

The Turn of the Screw apparve, in 24 puntate, la prima volta nel 1898 sul settimanale “Collier’s Weekly” come racconto illustrato. Nello stesso anno venne raccolto in volume sia in Inghilterra che in America col titolo Two Magics insieme al racconto Covering End. In questa edizione non è identico rispetto a quella apparsa a puntate; l’atmosfera di tensione è accentuata e la caratterizzazione di alcuni personaggi è diversa. Il testo venne poi rivisto abbastanza radicalmente con l’edizione del 1908 dove l’accento è spostato sulle reazioni agli eventi della protagonista narrante. È questa la versione ufficiale dalla quale sono tratte tutte le traduzioni italiane.

Il carattere peculiare di tutta l’opera di James, cioè il saper dosare in modo magistrale l’ambiguità, assurge in questo breve romanzo a fattore decisivo e lo porta ad essere un vero capolavoro. Agli occhi del lettore la narrazione oscilla continuamente tra una vicenda di fantasmi e perversione e quella di due bimbi vittime di una governante isterica. È proprio questa governante che affida ad un manoscritto il racconto dell’esperienza che ha drammaticamente vissuto, manoscritto che viene letto una sera di Natale dal fratello di una bimba che fu accudita successivamente dalla medesima istitutrice.

A questa vengono affidati Miles e Flora che sono i due bambini orfani, molto belli e intelligenti; ma Miles entra in scena perché inspiegabilmente espulso dal collegio dove era stato collocato. Lo zio dei bimbi, della quale l’istitutrice sembra romanticamente innamorata pur avendolo visto solo due volte, non intende affatto occuparsi di loro e, con la clausola di non essere mai disturbato, assume quindi la giovane istitutrice al suo primo incarico.

Il crescendo di tensione e di orrore non tarda a prendere corpo tramite le apparizioni del giardiniere Quint, morto in circostante misteriose, e della sua amante Miss Jessel, prima istitutrice dei bimbi e anch’essa morta in modo poco chiaro. Nessuno, tranne la nuova istitutrice, vede i due fantasmi; da sola intraprende quindi una lotta senza speranza contro forze diaboliche alle quali vuole sottrarre l’innocenza di Miles e Flora. Le prove che a lei appaiono chiare sono quelle che rischiano di farla apparire visionaria. A questa atmosfera irreale si pone in alternativa il genuino buon senso della governante Mrs. Grose, analfabeta e tuttavia in possesso di invidiabile equilibrio, che si muove in questa atmosfera popolata da fantasmi senza averne minimamente sospetto.

Il racconto volge rapidamente verso il tragico epilogo nel momento che la giovane istitutrice raggiunge la certezza che gli spiriti abbiano corrotto i piccoli incutendo loro una sorta di timore e inducendoli a una connivenza neppure troppo forzata. Il tentativo dell’istitutrice di indurre Flora a confessare di vedere e comunicare con miss Jessel le aliena l’affetto della piccola che viene mandata con Mrs. Grose dallo zio, mentre il tentativo di sottrarre Miles all’influenza di Quint provoca un’emozione troppo violenta nel bambino che muore. Il dubbio sulla natura delle apparizioni rimane così irrisolto.

Conclude il libro il racconto L’altare dei morti (The Altar of the Dead), che è meno conosciuto ma non certo di minor valore letterario. È un racconto di atmosfera poetica e rarefatta basato su un’insolita dimensione del rapporto tra vivi e defunti. Ben lontano dalle caratteristiche tenebrose del precedente, questo racconto, dove la trama passa certamente in second’ordine, chiede al lettore di accettare e di percepire la bellezza del culto dei morti che l’uomo e la donna, che della narrazione risultano protagonisti, instaurano per rispondere al loro intimo bisogno.

Prima traduzione italiana ad opera di Gerolamo Lazzeri, scrittore antifascista lunigianese, morto nel 1941.

Trasposizione cinematografica del 1961 The innocents (Suspense nell’edizione italiana) di Jack Clayton che con un suggestivo bianco e nero fotografato da Freddie Francis riesce a mantenere in maniera efficace la conturbante ambiguità del romanzo. Marlon Brando interpretò Quint in una sorta di prequel, The Nightcomers (Improvvisamente un uomo nella notte) del 1972. Dell’inizio del 2020 è invece The Turning, diretto da Flora Sigismondi. Benjamin Britten ne trasse invece un’opera lirica la cui prima si tenne alla Fenice di Venezia nel 1954. Il libretto fu scritto da Mary Myfanwy Piper.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Contiene anche: L’altare dei morti.

Dall’incipit del libro:

"Giro di vite" di Henry JamesIl racconto ci aveva tenuti col sospiro sospeso attorno al focolare; ma non ricordo che venisse commentato – eccezion fatta per l’evidente osservazione che era sinistro come è essenziale sia una storia strana, narrata nella vigilia di Natale in una vecchia casa – prima che qualcuno insinuasse che, a memoria sua, era il solo caso in cui una simile prova fosse stata subíta da un fanciullo. Ricordo che, nel caso in discorso, si trattava d’una visione, in una vecchia casa simile a quella nella quale eravamo riuniti, orribile visione apparsa ad un bambino, che dormiva nella camera della madre. Atterrito, la destava; e la madre, prima di riuscire a dissipare il terrore del figlioletto e a riaddormentarlo, veniva essa pure a trovarsi, improvvisamente, davanti allo spettacolo che lo aveva sconvolto. Questa osservazione, non subito ma un po’ più oltre nella serata, determinò una certa replica di Douglas, donde derivò la interessante conseguenza, sulla quale richiamo la vostra attenzione. Un altro dei presenti cominciò a narrare una storia priva di particolare interesse, e notai che non l’ascoltava. Compresi subito che egli pure aveva qualche cosa da dire: non c’era che attendere. In realtà, dovemmo aspettare per due sere successive, benché quella stessa sera, prima che ci separassimo, ci rivelasse quanto lo preoccupava.
— Convengo, tanto a proposito del fantasma di Griffin quanto di un altro qualsiasi, che la storia ha un sapore tutto suo per il fatto che il fantasma è prima apparso ad un fanciullo in così tenera età. Ma, per quello che ne so io, non è la prima volta che un esempio di questo genere delizioso si riferisce ad un bambino. Se questo fanciullo dà un giro di vite di più alla vostra emozione, che direste di due?…

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