Grazie alla voce di Rossella Rossi, pubblichiamo il libro parlato L’isola dei brillanti di Augusto De Angelis.

Dietro a un traffico di diamanti gestito da un vecchio e spietato scienziato si cela un mistero raccapricciante. Il breve romanzo si snoda sull’equivoco di una rischiosissima sostituzione di persona che porterà comunque a un lieto fine con annientamento dei malvagi e compimento di una fulminea storia d’amore.

Uno degli ultimi testi di De Angelis, atipico e, certamente, di livello modesto, pubblicato nel numero di Gennaio 1943 de “Il romanzo della sera” della casa editrice Astra, che nel periodo 1942-1945 consentì ad Alberto Tedeschi, già direttore della collana Gialli Mondadori, di continuare a pubblicare, col cognome materno (Borio) nonostante le persecuzioni razziali.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

— Ecco! Ascoltate…
Samuele Beck sudava di paura. Certo il pericolo doveva esser reale, forse insfuggibile. Guardò il suo compagno con ansia. Un bel giovane, senza dubbio; ma i suoi lineamenti mancavano di regolarità e di simmetria; rughe precoci rivelavano un’esistenza tempestosa, dominata dal vizio e dalla passione. Tuttavia l’espressione mobilissima dello sguardo, la bocca sensuale, il naso fortemente piantato erano indizio d’intelligenza e di volontà. Aveva parlato a voce bassa soffiata, scoprendo i denti regolari che avevano aperto per un istante una macchia bianca sul colorito bronzeo del suo volto.
Manfredo Vatel faceva subito pensare a una di quelle bestie da preda, pronte a mordere, dure e crudeli.
— Sì, vengono… Avete ragione… – e Samuele Beck rabbrividì.
Adesso, lo aveva afferrato un tremito convulso. Non tanto la vita aveva paura di perdere in quel momento, vecchio com’era, quanto quel piccolo involto che Vatel gli aveva dato contro la rimessa di cinque milioni e che la sua destra stringeva febbrilmente nella tasca. Lo sapeva lui che i brillanti acquistati valevano per lo meno il doppio!
Diede una rapida occhiata alla stanza angusta in cui si trovava solo con Manfredo: il soffitto a vòlta e l’enorme colonna che lo sosteneva al centro davano al luogo un lugubre aspetto medievale, non fatto certo per rassicurare. Una vecchissima casa nella parte piú solitaria e inospitale dell’isola di Wight.

Ascolta gratis l’audiolibro: L’isola dei brillanti di Augusto De Angelis (è disponibile anche la versione ebook).