Grazie alla voce di Manuela Ravanetti (Manuerre), pubblichiamo il libro parlato L’amante di Cesare di Augusto De Angelis.

Una breve biografia sulla regina egizia Cleopatra (1936), inserita in una collana di Donne nella storia. Fu l’ultima regina del Regno tolemaico d’Egitto e l’ultima sovrana dell’età ellenistica che, con la sua morte, avrà definitivamente fine.

Dall’incipit del libro:

Fanciulletta, Cleopatra, s’appartava negli angoli del grande palazzo di suo padre, tra i pilastri di basalto, per parlare coi gatti sacri dei sacerdoti.
Un’innocente manìa.
Molti bimbi e bimbe, anche ai tempi nostri, giocano e discorrono coi gatti.
Sono, salvo rarissime eccezioni, bimbetti comuni, che non hanno alcuna probabilità e possibilità di venir ricordati dalla Storia.
Ma Cleopatra doveva diventar regina e così la Storia ricorda i suoi gatti.
Anche la Sfinge ricorda.
L’Egitto è pieno di Sfingi. Piccole e grandi. Pur oggi se ne vedono presso il Nilo. Chi scrive questa storia le ha viste. Sembran gatti e hanno le unghiaccie alle zampe.
Cleopatra, lascia credere Shaw, amava anche le Sfingi. Se Shaw lo fa per dire ch’era sfingea essa stessa, è una galanteria da parte sua.
Ma tutti adesso s’affannano a gridare che Cleopatra non era bella. Almeno il naso aveva brutto, affermano con sicumera. Aquilino, però, lo era, dalle narici aperte, sensibili, palpitanti. Un naso ricco di sexe-appeal, come tutta lei stessa, sottilina, fragile, scaltrissima nei movimenti aggraziati e negli atteggiamenti civettuoli.

Ascolta gratis l’audiolibro: L’amante di Cesare di Augusto De Angelis (è disponibile anche la versione ebook).