Quando Italo Balbo, che fu ministro dell’aereonautica dal 1929 al 1933, organizzò le sue famose trasvolate atlantiche, il mezzo aereo aveva ormai vinto le distanze: Ferrarin e Del Prete avevano compiuto un volo senza scalo da Roma a Touros (Brasile) con un S.64 percorrendo 7450 km in 44 ore di volo, e prima ancora Charles Lindbergh aveva volato in solitario da New York a Parigi con un monoplano Ryan il 20 maggio 1927. Balbo diede in pratica il via ai voli in formazione, dimostrando quindi che i lunghi voli strumentali potevano essere ripetuti da numerosi equipaggi opportunamente addestrati e con macchine di produzione. In quegli anni la conquista dell’aria, che realizzava l’antico sogno dell’umanità di poter volare, veniva salutata da folle commosse e l’aeroplano era visto ancora come macchina sportiva, anche se ormai le esigenze militari lo avevano trasformato in mezzo di osservazione prima e poi di offesa e già nel corso del conflitto bellico 1915-18 si era passati dalle sortite di velivoli da ricognizione alle missioni fotografiche e di bombardamento.

Nel dicembre del 1930 Balbo preparò e diresse la prima trasvolata atlantica sorvolando con 12 idroplani Savoia Marchetti l’Atlantico meridionale e fu decorato con medaglia d’oro per questa impresa realizzata partendo il 17 dicembre dalla baia di Orbetello e giungendo a Rio de Janeiro il 15 gennaio del 1931, e raccontata in Stormi in volo sull’Oceano, già pubblicato in questa biblioteca Manuzio. Nel luglio del 1933 effettuò una seconda trasvolata atlantica guidando alla volta degli Stati Uniti attraverso l’Atlantico settentrionale, una formazione di 24 aeroplani Siai Marchetti S.55X, volando da Orbetello a Chicago e rientrando a Roma percorrendo i circa 20.000 km in cento ore di volo e con un centinaio di piloti. Questa è l’impresa raccontata in La centuria alata con linguaggio appassionato ed avvincente dallo stesso protagonista.

In questo momento ha termine l’epopea avventurosa della storia dell’aeronautica e inizia invece quella dei voli transoceanici regolari. La partenza avvenne il 30 giugno 1933 alle 5.39 del mattino con la squadriglia di Balbo in testa; le altre erano guidate dal gen. Pellegrini, dal cap. Nannini, dal cap. Baldini, dal cap. Giordano, dal cap. Recagno, dal cap. Biani e da ten.col. Longo. Da Orbetello andarono ad Amsterdam, poi a Londonderry in Irlanda del Nord, poi rotta per Reykjavik in Islanda da dove prese il via la trasvolata vera e propria attraverso 2400 km di oceano per atterrare a Cartwright sulle coste canadesi del Labrador. Uno dei più grandi successi editoriali degli anni ’30 per il racconto in prima persona del protagonista di una delle avventure aviatorie più celebri di sempre.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

L’ATLANTICO, SOGNO D’OGNI AVIATORE
Dal giorno in cui l’aviazione è nata fino ad oggi, e per lungo tempo ancora, l’ambizione di ogni pilota, dal piú novellino al piú esperto, è stata ed è di traversare in volo l’Atlantico. Splendida impresa dal punto di vista sportivo: ma nel desiderio di collegare piú rapidamente il vecchio mondo al nuovo, entrano anche motivi di ordine superiore. Spesso l’uomo interpreta inconsapevolmente nell’intimo della coscienza l’inespressa volontà delle moltitudini. In ogni aviatore che vince l’Oceano è certamente un adempimento all’imperativo della civiltà moderna che combatte la piú strenua battaglia per abolire le distanze e rendere piú intima la convivenza della famiglia umana dall’uno all’altro polo. Non vi sono piú terre nuove da scoprire: in compenso l’uomo si butta con fervore di apostolato alla esplorazione in profondità delle piú ricche e complicate civiltà moderne: una volta erano i popoli piú progrediti che marciavano incontro a quelli ancor primitivi del mondo nuovo: ora il vecchio continente ha molto da imparare dalla civiltà meccanica americana. Ma il flusso e riflusso della curiosa gente umana di qua e di là dell’Oceano stabilisce il giusto compenso: non è minore il desiderio degli americani di riavvicinare e conoscere l’antica Europa, madre comune e inesausta sorgente di luce e calore spirituale.

Scarica gratis: La centuria alata di Italo Balbo.