Atto Unico: Il Teatrino della Politica Italiana

Su un palco ambiguo, immerso in una luce abbagliante e incerta, miriadi di ballerini si muovono convulsamente sotto un occhio di bue che promette solo l’illusione della chiarezza. Questo teatro rappresenta l’umanità, in una frenetica danza del potere e della disperazione, dove ogni figura politica sembra recitare una parte in una commedia dell’assurdo.

Al centro della scena, le donne in politica si presentano come attricette sexy inferocite, impegnate in una battaglia senza esclusione di colpi. Ecco Giorgia Meloni, che fino a poco tempo fa era la regina del palcoscenico con il suo trionfo alle elezioni europee. Ora, però, si trova stritolata tra Elly Schlein, segretaria dem dalle unghie affilate, e Ursula von der Leyen, glaciale dominatrice della scena europea. Meloni cerca di mantenere il suo ruolo di protagonista, ma il sipario sembra calare su di lei, tra toni da guerra civile e scontri interni al suo stesso partito.

Mentre le donne lottano ferocemente sotto i riflettori, gli uomini in politica appaiono come machos inconsapevoli di una supremazia virile ormai perduta. Giovanni Toti, governatore della Liguria, si erge come un moderno Attilio Regolo, costretto agli arresti domiciliari ma determinato a non abbandonare il suo posto. Il suo coraggio è epico, ma l’ombra della corruzione lo avvolge come una toga troppo stretta, e i suoi movimenti, confinati nel suo esilio domestico, ricordano i gesti disperati di un pugile all’angolo.

Nel frattempo, le dinamiche europee trasformano Emmanuel Macron in un Rigoletto postmoderno. Il presidente francese, che solo pochi mesi fa prometteva un intervento deciso in Ucraina, ora frena bruscamente, maneggiando la politica con la goffaggine di un buffone di corte. Le sue dichiarazioni ambigue e le sue ritirate strategiche aggiungono un tocco di tragicommedia a questa già surreale rappresentazione.

Scena Prima: Giorgia tra Elly e Ursula

Giorgia Meloni entra in scena con passo deciso, indossando un abito che richiama il trionfo delle recenti elezioni europee. Ma il suo sorriso sicuro vacilla quando Elly Schlein, in un completo rosso fuoco, le si avvicina con aria di sfida. Schlein celebra la vittoria del centrosinistra alle comunali, un sei a zero tennistico che risuona come uno schiaffo in pieno volto. La tensione è palpabile, e le due donne si fronteggiano con parole affilate come lame.

Meloni: “Le vostre vittorie sono effimere, Elly. Il popolo sa riconoscere chi realmente lavora per il bene del paese.”

Schlein: “Il popolo ha parlato, Giorgia, e ha scelto noi. Forse è ora di fare i conti con la realtà.”

Sul fondo del palco, Ursula von der Leyen osserva la scena con distacco regale. La sua presenza è un promemoria delle complesse dinamiche europee che Meloni deve affrontare. Le trattative per i “top jobs” dell’Unione Europea aggiungono ulteriore pressione, mentre le alleanze in gioco rischiano di isolare Meloni, mettendola in una posizione sempre più delicata.

Scena Seconda: Toti, l’Attilio Regolo ligure

In un angolo del palco, Giovanni Toti è circondato dai suoi collaboratori, che cercano di mantenere il morale alto nonostante le accuse di corruzione. Toti, con lo sguardo fiero e la determinazione incrollabile, evoca la figura di Attilio Regolo, il generale romano che scelse di tornare in mano nemica per onorare un patto.

Toti: “Non cederò. La giustizia farà il suo corso, e io continuerò a servire la Liguria.”

Giampedrone: “Siamo con te, Giovanni. Continueremo il lavoro intrapreso, qualsiasi cosa accada.”

Sullo sfondo, le speculazioni su possibili “nemici nell’ombra” e manovre sotterranee non si fermano. Il teatrino della follia politica italiana continua a girare, e Toti, come un gladiatore moderno, affronta il suo destino con coraggio.

Scena Terza: Macron e il Rigoletto 2.0

Emmanuel Macron entra in scena, vestito da buffone di corte, con una corona di spine che gli conferisce un’aria tragica. La sua retorica bellicosa sull’invio di soldati in Ucraina si è trasformata in una repentina ritirata strategica, e ora cerca di giustificare le sue mosse davanti a un pubblico scettico.

Macron: “Non c’è una guerra imminente sul nostro territorio. Dobbiamo rafforzare le nostre difese nazionali, ma non ci impegneremo direttamente in Ucraina.”

Le sue parole risuonano vuote, e il pubblico, confuso e deluso, osserva questo Rigoletto del XXI secolo con un misto di tristezza e divertimento. Ogni sua dichiarazione aggiunge un nuovo atto a questa opera postmoderna, dove il potere si dimostra tanto effimero quanto le promesse su cui si fonda.

Epilogo: Il Balletto Finale

Il sipario cala lentamente su questa scena di caos e ambiguità. I ballerini si muovono convulsamente, rappresentando l’umanità in una danza di speranze e delusioni. Le donne in politica, attricette sexy inferocite, continuano la loro battaglia senza esclusione di colpi. Gli uomini, machos inconsapevoli, cercano di affermare una supremazia virile ormai perduta. E mentre i sicari, le spie, i traditori, i congiurati e i complottisti si muovono nell’ombra, ognuno recita la sua parte in questa trama di inganni e disillusioni.

L’occhio di bue si spegne, lasciando il palco immerso nell’oscurità. La luce abbagliante che prometteva chiarezza si rivela un’illusione, e il pubblico, confuso e divertito, lascia il teatro con un misto di amarezza e sollievo. Il Cabaret dei Politici Perduti ha chiuso il sipario, ma la sua eco risuonerà a lungo nei cuori e nelle menti di chi ha assistito a questa tragicommedia dell’assurdo.

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Antonio Rossello
Antonio Rossello, è nato a Savona nel 1964 e vive ad Albisola Superiore (SV). Padre di Francesco. Laureato in Ingegneria meccanica all'Università degli Studi di Genova nel 1989, diploma di Laurea internazionale Dr. HC in Sociologia rilasciato dall’Università Internazionale U.P.T.E.A.G. il 24/04/2024 (Iscritto all'Associazione Sociologi Italiani al n. 383). Dopo il Corso Allievi Ufficiali di Complemento presso la Scuola Militare Alpina di Aosta, ha prestato servizio militare, nell'Arma dei Carabinieri come Ufficiale con il grado di Sottotenente nel 1989/90. Attualmente in congedo con il grado di Tenente. Tornato alla vita civile, dal 1991 è alle dipendenze dell’azienda elettromeccanica genovese ANSALDO ENERGIA. E’ stato in trasferta per lavoro in vari Paesi europei, del Medio Oriente, dell’Africa del Nord e dell’Asia . Ha retto diversi incarichi civili ed associativi: membro dell’Assemblea del Corsorzio Depurazione Acque di Savona, Consigliere della Sezione di Savona e del Gruppo delle Albisole dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), prima Consigliere e, dal 2003 al 2011, Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) Sezione di Savona. Tra i promotori di varie iniziative a carattere sociale, culturale e patriottico promosse da ANC, ANA e Conferenza permanente dei Presidenti delle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e Patriottiche della Provincia di Savona . Ulteriormente Socio dell’ I.P.A. (International Police Association), dell’U.N.U.C.I (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia), dell’A.I.O.C. (Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche), della F.I.V.L. (Federazione Italiana Volontari per la Libertà) e donatore di sangue dell’A.V.I.S. Insignito dell’Onorificenza di Cavaliere della Repubblica (O.M.R.I.) nel 2007, Cavaliere di Ufficio del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio - Ramo Spagna (2024), Referendario con titolo Grande Ufficiale di 1^ grado di Giustizia (KCLJ-J) dell'Ordine Militare ed Ospedaliero di Lan Lazzaro in Gerusalemme - Malta nel 2022, dell’Attestato di Beneremenza dell’U.N.U.C.I , della Benemerenza Rossa A.V.I.S e dell’Onorificenza di Primo Livello dell'Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.). E’ autore di numerose pubblicazioni di vario genere ed è stato coinvolto, come coautore, in diverse antologie (vedere elenco completo su: http://www.braviautori.it/vetrine/antoniorossello/ ). Nel 2012 ha ricevuto la consegna della medaglia d’argento della FIVL. E’ attualmente Web Editor dei siti ufficiali di alcuni artisti ed autori locali, Presidente del Centro XXV Aprile, Presidente della Federazione Provinciale di Savona e della Sezione delle Albissole dell'Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.), Segretario della Federazione Provinciale di Savona dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra (A.N.V.G.), Presidente della Federazione Provinciale di Savona dell'Istituto del Nastro Azzurro, Segretario Associazione Nazionale Carabinieri Sez. Varazze e Socio ANCRI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE INSIGNITI DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA), membro direttivo sindacale di categoria. Cofondatore della Rassegna multiculturale “Dal Mare alle Langhe fino al Monferrato”, dal 2013 ad oggi promossa dal Centro XXV Aprile, congiuntamente ad altre Associazioni e alle Amministrazioni di Bubbio (AT), Monastero Bormida (AT), Ponti (AL), Denice (Al), Albisola Superiore (SV), Albissola Marina (SV).