(voce di SopraPensiero)

Appena lo incontri, Al Gallo ti colpisce subito per la sua simpatia spontanea, irrefrenabile. Parla di noir e si emoziona – come ogni uomo di fronte all’oggetto amato – fa una battuta, ridiventa serio d’un tratto, ti trascina con il suo discorso. Hai l’impressione che, se potesse, scriverebbe per te una storia, proprio lì, su due piedi. Non è facile trovare un esordiente dallo stile già maturo e definito. E il suo Indian Napoli è un noir bello carico. Come il caffè che prendiamo insieme, a Napoli…

Cominciamo dal nome: come nasce questo diminutivo all’americana?
Volevo che il romanzo avesse fin da subito un taglio hard boiled, e un romanzo inizia… con il nome dell’autore in copertina!

Quand’è che hai capito che avresti scritto un noir?
Mi verrebbe da dire che ho cominciato per caso, partecipando a un concorso letterario che aveva come tema il giallo napoletano… ma poiché il caso non esiste, la verità è che mi sono messo a lavorare su quell’idea fino a che non è diventata… Indian Napoli. È quindi, potrei dire, un racconto che si è fatto adulto, fino a diventare romanzo. E non è tutto qui…

Infatti Indian Napoli sembra essere l’inizio di qualcosa di più grande. Cosa ha in mente Al Gallo per i suoi lettori?
Mi piacerebbe scrivere un sequel… al pubblico sta piacendo il binomio Romano e Ajello, i due personaggi maschili nei quali – per aspetti diversi – mi ritrovo parecchio.

Copertina libro Al Gallo - Indian NapoliCom’è la Napoli “indiana” che racconti in questo libro?
È dura, spietata, tribale; ma anche umana. Forse perfino commovente. Ma l’intento non è commuovere:l’intento è raccontare, sempre. Una città autenticamente noir, che sa mettere insieme il grigio della vita quotidiana con l’azzurro abbagliante del cielo.

Il poliziotto e la giornalista: descrivici i loro pregi e i loro difetti con 3 aggettivi ciascuno (ma che comincino solo con la M o con la F!)
Ajello: macho – malinconico – miscredente. Miriam: fascinosa – faconda – folle. Posso aggiungere una cosa? Non innamoratevi di lei. È una donna pericolosa…

Che cosa diresti per consigliare Indian Napoli a un lettore che ama il noir? E a uno che non ne abbia mai letto?
Nessun romanzo è solo giallo, o rosa, o nero. Per cui, penso che direi la stessa cosa a entrambi: prestatemi orecchio, vi porterò in un luogo vicino e lontano, dove sferragliano treni e nascono storie universali!


Al Gallo, Indian Napoli, , ed. Graus, 2015, pp. 272, euro 15.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.