Pubblicato “Il diavolo nella mia libreria” di Alfredo Panzini.
Dall’incipit del libro:
“Dunque i libri erano in un cassone di abete, nella legnaia, e il loro valore fu stimato in lire otto nell’inventario. Povera zia, che la luce del Signore mai per te non si spenga; ma tutta la sua eredità valeva poco di più!
Sul cassone dei libri v’era un’olla olearia ma vuota di olio; v’era il «prete» con cui, la povera zia si scaldava il letto nel tempo felice in cui era in vita la buon’anima di suo marito. Dopo credo che abbia smesso; un po’ per economia, un po’ perché per lei così grama, bastava lo scaldino, oramai. Oltre al «prete», vi era sul cassone enorme un mortaio di marmo, dentro il quale due affezionate galline facevano l’uovo per il caffè della povera zia, e per il fioretto col brodo. Esisteva anche un gatto di nome Tombolino, che mi parve come il custode del cassone. Esistevano anche, nell’orto, due peri, che facevano le grosse pere; ma la povera zia le vedeva soltanto e non poteva dire se erano buone, perché i vicini non aspettavano che fossero mature per rubarle.”
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