Giorgia Meloni, come Ulisse davanti al richiamo delle sirene, sembra danzare tra le seduzioni di un consenso unanime e le insidie di un mare politico che può rapidamente trasformarsi in tempesta. La liberazione di Cecilia Sala, una vittoria mediatica e diplomatica, rappresenta il canto ammaliante che seduce l’opinione pubblica e consacra un momento di trionfo personale e istituzionale. Ma cosa cela davvero questa armonia?

Le sirene della narrazione pubblica

Meloni ha mostrato una padronanza nuova, sfoggiando un tono serafico e una gestione impeccabile della conferenza stampa. Persino il rapporto complesso con l’ingegnere iraniano Abedini è stato accennato con discrezione, quasi a voler suggerire che certi nodi si possono sciogliere lontano dai riflettori. Tuttavia, proprio come le sirene che cantano solo le lodi del viaggiatore, il consenso unanime sul caso Sala potrebbe celare un pericolo: il rischio di adagiarsi su una narrazione gloriosa senza affrontare le questioni più spinose.

Elon Musk, Acca Larentia e le onde dell’identità

Ecco che il mito prende un’altra sfumatura: i “tratti identitari” evocati con convinzione da Meloni rappresentano le ancore che la tengono salda al suo elettorato. Ma sono davvero ancore sicure? Il legame con Elon Musk, difeso come un amico qualsiasi, solleva più domande che certezze. È un rapporto che rafforza l’immagine internazionale dell’Italia o un’esposizione a dinamiche troppo grandi per un governo nazionale?

E poi, Acca Larentia: evocare con orgoglio il salvataggio della storica sede del Movimento Sociale Italiano, negandone una destinazione commerciale, è un canto che chiama i nostalgici. Ma quale futuro si costruisce evocando continuamente il passato? Non rischia, come le sirene, di incantare chi guarda indietro, lasciando indifesi davanti ai marosi del presente?

Un’Odissea moderna: interesse nazionale o incantesimo?

Meloni si è dichiarata “madre” nel suo approccio, preoccupata per le generazioni digitali e attenta all’interesse nazionale. Tuttavia, il suo approccio pragmatico sulle riforme costituzionali e sui nodi demografici somiglia più alla prudenza di chi naviga in acque inesplorate che alla determinazione di un leader che ha tracciato una rotta chiara.

Anche qui, la metafora delle sirene si fa viva: l’interesse nazionale è l’incantesimo che promette sicurezza e prosperità. Ma è sufficiente per resistere alle sfide economiche globali, ai vuoti demografici, e alla pressione di alleanze geopolitiche che potrebbero rivelarsi tanto vantaggiose quanto pericolose?

Il dubbio finale

Come Ulisse, anche Giorgia Meloni sembra legata al proprio albero maestro, cercando di non cedere del tutto al canto delle sirene del consenso e dell’identità. Eppure, resta il dubbio: chi tiene saldo il timone mentre la leader ascolta le melodie del trionfo? Il viaggio di Meloni porterà l’Italia verso nuovi approdi o la lascerà arenata in un mare di promesse mai mantenute?

Forse il vero pericolo non è il canto delle sirene, ma il silenzio che segue quando queste smettono di cantare.

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Antonio Rossello
Antonio Rossello, è nato a Savona nel 1964 e vive ad Albisola Superiore (SV). Padre di Francesco. Laureato in Ingegneria meccanica all'Università degli Studi di Genova nel 1989, diploma di Laurea internazionale Dr. HC in Sociologia rilasciato dall’Università Internazionale U.P.T.E.A.G. il 24/04/2024 (Iscritto all'Associazione Sociologi Italiani al n. 383). Dopo il Corso Allievi Ufficiali di Complemento presso la Scuola Militare Alpina di Aosta, ha prestato servizio militare, nell'Arma dei Carabinieri come Ufficiale con il grado di Sottotenente nel 1989/90. Attualmente in congedo con il grado di Tenente. Tornato alla vita civile, dal 1991 è alle dipendenze dell’azienda elettromeccanica genovese ANSALDO ENERGIA. E’ stato in trasferta per lavoro in vari Paesi europei, del Medio Oriente, dell’Africa del Nord e dell’Asia . Ha retto diversi incarichi civili ed associativi: membro dell’Assemblea del Corsorzio Depurazione Acque di Savona, Consigliere della Sezione di Savona e del Gruppo delle Albisole dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), prima Consigliere e, dal 2003 al 2011, Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) Sezione di Savona. Tra i promotori di varie iniziative a carattere sociale, culturale e patriottico promosse da ANC, ANA e Conferenza permanente dei Presidenti delle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e Patriottiche della Provincia di Savona . Ulteriormente Socio dell’ I.P.A. (International Police Association), dell’U.N.U.C.I (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia), dell’A.I.O.C. (Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche), della F.I.V.L. (Federazione Italiana Volontari per la Libertà) e donatore di sangue dell’A.V.I.S. Insignito dell’Onorificenza di Cavaliere della Repubblica (O.M.R.I.) nel 2007, Cavaliere di Ufficio del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio - Ramo Spagna (2024), Referendario con titolo Grande Ufficiale di 1^ grado di Giustizia (KCLJ-J) dell'Ordine Militare ed Ospedaliero di Lan Lazzaro in Gerusalemme - Malta nel 2022, dell’Attestato di Beneremenza dell’U.N.U.C.I , della Benemerenza Rossa A.V.I.S e dell’Onorificenza di Primo Livello dell'Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.). E’ autore di numerose pubblicazioni di vario genere ed è stato coinvolto, come coautore, in diverse antologie (vedere elenco completo su: http://www.braviautori.it/vetrine/antoniorossello/ ). Nel 2012 ha ricevuto la consegna della medaglia d’argento della FIVL. E’ attualmente Web Editor dei siti ufficiali di alcuni artisti ed autori locali, Presidente del Centro XXV Aprile, Presidente della Federazione Provinciale di Savona e della Sezione delle Albissole dell'Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.), Segretario della Federazione Provinciale di Savona dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra (A.N.V.G.), Presidente della Federazione Provinciale di Savona dell'Istituto del Nastro Azzurro, Segretario Associazione Nazionale Carabinieri Sez. Varazze e Socio ANCRI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE INSIGNITI DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA), membro direttivo sindacale di categoria. Cofondatore della Rassegna multiculturale “Dal Mare alle Langhe fino al Monferrato”, dal 2013 ad oggi promossa dal Centro XXV Aprile, congiuntamente ad altre Associazioni e alle Amministrazioni di Bubbio (AT), Monastero Bormida (AT), Ponti (AL), Denice (Al), Albisola Superiore (SV), Albissola Marina (SV).