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(voce di SopraPensiero)Pubblicato Giuseppe Mazzini di Alessandro Luzio.
Scrive Alessandro Luzio: «Pei grandi fattori della patria l’omaggio più sincero e più degno è lo studio amoroso della loro vita, del loro carattere. Questo attende sopratutto da noi Giuseppe Mazzini». Ed è quanto l’autore si propone di fare, denunciando la difficoltà di reperire una documentazione completa, ma deciso a distruggere le menzogne e le calunnie che sono un esempio di ingiustizia senza uguali nei confronti di Mazzini. Luzio difende l’integrità e la purezza della sua vita, la sua affettività squisita e la sua altezza morale con appassionato ardore e ampia documentazione.
Sinossi a cura di Catia Righi.
Dall’incipit del libro:
Pei grandi fattori della patria l’omaggio più sincero e più degno è lo studio amoroso della loro vita, del loro carattere. Questo attende sopratutto da noi Giuseppe Mazzini: la figura del quale, dopo più di 30 anni dalla sua scomparsa, non è ancora liberata dai contorni romanzeschi della leggenda, non si delinea ancora nella realtà storica con pienezza di tratti autentici, e manca perciò il substrato indispensabile d’un imparziale giudizio.
Varrà il primo centenario della sua nascita ad accrescere questa conoscenza positiva biografica?
Auguriamolo: e la cerimonia sarà feconda di utili insegnamenti, dove non si risolva in torneo d’oratoria, con vano luccichio di frasi, con rinverniciamento di vecchi preconcetti; ma ci si porga invece nuova messe di fatti, di documenti, che ci immettano nel segreto dell’anima di Mazzini, accertino le motivazioni interne ed esterne della sua azione politica, diradino i misteri di cui l’agitatore fu costretto a circondarsi.
Le fonti, da cui solo potrebbero scaturire gli elementi sicuri e genuini d’una biografia scientifica, sono ancora purtroppo o neglette, o inaccessibili, o a mala pena dischiuse.
Delle 40 mila lettere, che disseminò con attività febbrile di cospiratore e di apostolo, conosciamo piccola parte, pubblicata con irritante lentezza e con assoluta povertà critica.