Dall’incipit della tesi:

L’obiettivo di questa ricerca è stato quello d’indagare il concetto di quotidianità nel pensiero di Martin Heidegger. Il periodo preso come riferimento è stato quello che va dai primi corsi friburghesi, che hanno luogo a partire dal 1919, fino al 1927, anno di pubblicazione di Essere e tempo.
La ricerca ha preso le mosse dal corso del semestre invernale 1920-21, che ha come titolo Introduzione alla fenomenologia della religione. In questa sede, considerati gli iniziali intenti heideggeriani di mettere in crisi l’idea di soggetto e di rivolgere la propria attenzione ad una ermeneutica dell’effettività, è stato possibile rintracciare una decisiva interpretazione dell’esperienza protocristiana di Paolo, intesa come originaria esperienza di vita effettiva. La lettura di alcune epistole paoline ha offerto la possibilità di definire fenomenologicamente l’esperienza della parusìa come radicalmente caratterizzante la quotidianità dei primi cristiani. Ciò è avvenuto grazie alla preliminare definizione del fenomeno del kairòs inteso come determinante il senso dell’esistenza delle comunità cristiane e fenomenologicamente contrapposto alla valutazione cronologica del tempo.
Il passo successivo è stato quello di prendere in esame il corso Agostino e il neoplatonismo, relativo al semestre estivo del 1921. L’interpretazione fenomenologica del libro X delle Confessioni di Agostino offre, secondo Heidegger, la possibilità di rintracciare un’ulteriore esperienza fondamentale della vita effettiva.
Il rinnovamento di tale esperienza riconduce in primo luogo all’esserci umano e alla cura. Abbiamo inoltre riscontrato una ricognizione dei tratti esistenziali della volontà di felicità come esperienza effettiva di vita. La vita beata, come oggetto d’indagine heideggeriano, ha permesso di rintracciare un filo conduttore con l’analitica esistenziale come avvenuto per l’esperienza paolina. Allo stesso tempo si è riscontrato un legame con l’opera del ’27 nell’analisi della deiezione, in cui l’homo peccator si rapporta alla sua concupiscentia e ha la possibilità di decidere di riprendersi nella continentia.

Facoltà di Filosofia, Università di Roma “La Sapienza”, Relatore: Paolo Vinci, Correlatore: Edoardo Ferrario, Anno accademico: 2004-2005, corso di laurea in filosofia e studi teorico-critici.

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