Dall’incipit della tesi:

Nell’analizzare le principali teorie macroeconomiche del mercato del lavoro e della crescita economica, si deve notare come le due si sviluppino in modo indipendente. Questo è dovuto alle ipotesi adottate nella ricerca dell’equilibrio del mercato del lavoro e delle condizioni necessarie per avere una crescita di pieno impiego.
Nelle teorie del mercato del lavoro il ricorso ad una funzione di produzione con livello di capitale esogeno consente di determinare in concorrenza perfetta il tasso di disoccupazione d’equilibrio ad inflazione stabile (NRU), mentre in concorrenza imperfetta si ottiene il tasso di disoccupazione ad inflazione nulla (NAIRU).
Nella teoria della crescita economica di Solow il ricorso alla curva d’offerta del lavoro anelastica oppure alla curva d’offerta del lavoro elastica con progresso tecnico nullo, consente di ottenere il percorso della crescita con un tasso di disoccupazione nullo.
L’uomo della strada invece non crede all’esistenza dell’indipendenza tra disoccupazione e crescita economica, ritenendo che la crescita economica determina necessariamente una diminuzione della disoccupazione.
L’obiettivo di questa tesi è verificare se l’adozione delle ipotesi che consentono di mantenere indipendenti l’analisi dell’equilibrio del mercato del lavoro e della crescita di pieno impiego sia giustificata dall’evidenza empirica. Il percorso seguito nell’analisi della correlazione tra disoccupazione e crescita prevede un iniziale rapido richiamo delle teorie tradizionali del mercato del lavoro e della crescita economica, evidenziandone ipotesi e risultati, seguito dall’esposizione della recente letteratura empirica e dall’analisi dei dati relativi ad alcuni Paesi dell’OCSE. Alla fine del lavoro si potrà rilevare se esiste una correlazione tra crescita economica e disoccupazione, dando ragione all’uomo della strada oppure ai teorici della macroeconomia tradizionale.
1. Mercato del lavoro
Il mercato del lavoro è una costruzione analitica che descrive la struttura dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, al fine di determinare il livello d’occupazione e di salario, strettamente dipendenti dalle ipotesi poste al modello stesso. Il mercato del lavoro così definito, serve come modello di riferimento e confronto all’analisi empirica e al dibattito teorico. Secondo quest’impostazione, possiamo ora brevemente esaminare le tradizionali formalizzazioni del mercato del lavoro.

Relatore Prof. Maurizio Pugno, anno accademico 1997/98, Università degli Studi di Trento, Facoltà di Economia, corso di laurea in Politica economica.

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