Die Frau ohne Schatten (La donna senz’ombra) è un’opera in tre atti di Richard Strauss con libretto del poeta Hugo von Hofmannsthal, collaboratore di lunga data del compositore. La prima rappresentazione dell’opera (Staatsoper di Vienna, 10 ottobre 1919 diretta da Franz Schalk con Maria Jeritza e Lotte Lehmann) non ottenne grande entusiasmo da parte di critica e pubblico (perplessi soprattutto per il libretto di Hofmannsthal, troppo complicato e pesantemente simbolico).

La scrittura dell’opera comincia nel 1911. I primi abbozzi di Hofmannsthal per il libretto sono basati su uno scritto di Johann Wolfgang von Goethe, Conversazione di tedeschi emigranti (1795). Hofmannsthal sfrutta liberamente il materiale di Goethe, aggiungendo l’idea di due coppie, l’imperatore e la consorte, che arrivano da un regno fantastico, e il tintore con la moglie, che invece appartengono al mondo ordinario. Hofmannsthal attinge anche a racconti da Le mille e una notte, alle fiabe dei fratelli Grimm, e cita addirittura il Faust di Goethe. L’opera è concepita come una fiaba, sul tema dell’amore benedetto dalla nascita di bambini; Hofmannsthal, nelle sue lettere, la paragona al Flauto magico di Mozart, poiché presenta una struttura simile, con due coppie.

Anche Strauss comincia immediatamente a comporre; lui e Hofmannsthal lavorano parallelamente su musica e parole, ispirandosi a vicenda. Strauss è soddisfatto del testo di Hofmannsthal, ma gli chiede di riscrivere molti passaggi per aumentarne il carattere drammatico. Il librettista si oppone fermamente, preoccupato di non rovinare il simbolismo che è sotteso al libretto. L’opera è conclusa nel 1915, durante la prima guerra mondiale, ma deve aspettare fino al 1919 per essere rappresentata.

La nascita dell’opera, spesso travagliata, è ben documentata nella loro corrispondenza epistolare. Lo stesso Strauss definisce l’opera la sua “figlia del dolore” (la chiama perfino Die Frosch, che in tedesco significa “rana”, da Die Frau ohne Schatten). La complessità del testo e il trauma della guerra rendono la composizione un compito difficile, e Strauss è anche insoddisfatto dalla prima produzione. Musicalmente La donna senz’ombra è una delle più complicate di Strauss. In contrasto con Salomè e Elektra, più svelte e scorrevoli, questa include lunghi monologhi e scene prolungate. La rappresentazione dell’opera rimane una sfida, anche per grandi compagnie e orchestre, dal momento che richiede cinque grandi solisti nei ruoli principali e interpreti esperti per i ruoli secondari, una grande orchestra e scenografie elaborate.

Anche la scenografia, appunto, è elaborata e impegnativa, ricca di cambi di scena ed effetti speciali. Scene particolarmente complesse da rappresentare sono, ad esempio, le voci infantili che sembrano uscire da pesci che friggono in padella, e la cascata dorata nel finale. Pochi teatri e compagnie sono in grado di rispondere a queste richieste. Nel 1946 Strauss scrive un pezzo per orchestra in un movimento, la Fantasia sul Die Frau ohne Schatten, basata sui punti salienti dell’opera ed eseguito a Vienna nel 1947.

La storia si svolge nel mitico regno delle Isole Sudorientali e coinvolge cinque personaggi principali: l’Imperatore (tenore), l’Imperatrice (soprano), la sua nutrice (mezzosoprano o contralto), l’umile tintore Barak (basso-baritono) e sua moglie (soprano drammatico). Un sesto personaggio, Keikobad, Re del Regno degli Spiriti e padre dell’Imperatrice, mette in moto lo svolgersi dell’azione ma non compare mai sulla scena.

La nutrita orchestra di 164 elementi comprende:

  • legni: 4 flauti (anche 2 ottavini), 3 oboi (anche corno inglese), 4 clarinetti, clarinetto basso, corno di bassetto, clarinetto in Mib, 4 fagotti (anche controfagotto);
  • ottoni: 8 corni francesi (anche 4 tube di Wagner), 6 trombe, 4 tromboni, basso tuba;
  • percussioni: 4 timpani, grancassa, piatti, triangolo, 5 gong cinesi, rullante, bacchette, xilofono, sonagliera, tamburo tenore, tamburo a campo grande, tamburello, 2 nacchere, tam-tam, frusta, campane;
  • altri strumenti: archi (16 I violini, 16 II violini, 6 I viole, 6 II viole, 6 I violoncelli, 6 II violoncelli, 8 contrabbassi), 2 arpe, 2 celeste, glockenspiel, armonica a bicchieri;
  • Orchestra sul palco: 2 flauti, oboe, 2 clarinetti in do, fagotto, corno, 6 trombe, 6 tromboni, macchina del vento, macchina del tuono, organo, 4 tam-tam;
  • Orchestra di scena: legni e corno possono suonare nella buca, se necessario; due delle trombe sul palco si spostano nella buca per l’Atto III, quindi è richiesto un totale di 10 trombe.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/La_donna_senz’ombra

Scarica gratis: Die Frau ohne Schatten, Op. 65 di Richard Strauss.