(voce di Luca Grandelis)
Da mesi i bibliotecari italiani sono in fermento. La situazione generale del settore, come tutti sappiamo, è critica. Le carenze strutturali e organizzative sono evidenti e i bibliotecari non riescono più a far fronte alle necessità per mancanza di fondi e della volontà politica di sostenere questo come altri pilastri su cui si basa l’edificio cultura in Italia.
Da mesi i bibliotecari stanno organizzando una giornata di “orgoglio” per una professione fondamentale. Una giornata che è anche un grido, un messaggio per tutti i cittadini: attenzione, ricordiamo l’importanza del sistema bibliotecario nazionale per la crescita culturale, economica e sociale del nostro Paese. Ma anche un’occasione di festa, per dare modo di scoprire le opportunità che le biblioteche possono offrire.
APPUNTAMENTO SABATO 13 OTTOBRE 2012
A NAPOLI E IN MOLTE PIAZZE ITALIANE
Dalle 17,00 festa finale Basilica di San Giovanni Maggiore, Largo San Giovanni Maggiore 29 a Napoli.
Premessa: esiste un gruppo di discussione legato all’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) che si chiama AIB-CUR. Il gruppo, aperto a tutti i bibliotecari italiani e a coloro che verso questa professione hanno specifico interesse, è in funzione dal giugno 1992 (per iniziativa, allora, della Commissione nazionale Università Ricerca dell’AIB). È uno spazio di dibattito professionale di alto livello, estremamente interessante e utile, molto “ben frequentato”. Lo scambio di pareri avviene via email e così ne rimane traccia, volendo, nella posta di tutti.
È bello vedere, a distanza di mesi, come si sia sviluppata una proposta iniziale proprio su AIB-CUR, una sorta di lettera aperta spedita il 18 aprile 2012 e firmata da Carlo Ghilli, Direttore della Biblioteca comunale “Renato Fucini” di Empoli, in cui l’dea prendeva forma:
“Parlando con i colleghi, mi è venuta la pazza idea di una grande manifestazione dei Bibliotecari, delle biblioteche, degli utenti e degli amici delle biblioteche” e ancora “un grido di orgoglio da affiancare ai congressi e alle riunioni; una manifestazione che dimostri al paese, quanto siamo fieri (perché, bisogna dircelo: lo siamo) per la professione che svolgiamo e per i servizi che gestiamo.
In questi mesi ho scritto decine di e-mail per proporvi LIBRARY PRIDE, poi mi sono fermato, le ho cancellate, ne ho parlato solo con amici, perché mi rendo conto della difficoltà nell’organizzare un evento del genere, perché io sono un bibliotecario di provincia che come tutti voi è quotidianamente oberato dalle incombenze del lavoro e della vita e perché sicuramente non ho le capacità necessarie per realizzare un simile evento, ma adesso, dopo l’ennesimo attacco, l’ennesima vergogna ho deciso di proporvi questa mia idea. Ho pensato che LIBRARY PRIDE potrebbe essere organizzato da AIB con l’aiuto di tutti noi. Forse lavorando assieme all’Associazione potremmo realizzarlo, che ne pensate?”
Molti colleghi di Carlo Ghilli rispondevano entusiasti, dando la propria adesione e disponibilità. Tanto che il 24 aprile arrivava un impegno formale da parte di Stefano Parise, Presidente dell’AIB, che scriveva, tra l’altro:
“Ringrazio quanti hanno voluto sollecitare l’AIB a farsi promotrice di un library pride. Volevo comunicare che ci faremo promotori dell’iniziativa, sul nome e sul carattere della quale vorremmo riflettere ulteriormente raccogliendo e analizzando le proposte che perverranno.
Credo debba in primo luogo essere una giornata per ricordare a tutti gli italiani che in un paese normale le biblioteche sono un punto di riferimento per tutte le dimensioni della vita associata, per la cultura, per la formazione, per la ricerca, l’accesso all’informazione, la lettura, la conoscenza, l’economia, la coesione sociale e via dicendo, e che tutto ciò è possibile solo a patto che esse siano gestite da bibliotecari, professionisti preparati e riconosciuti come tali.”
Sede principale: Roma? Firenze? Alla fine è stata scelta Napoli. Nome: da Library Pride a BiblioPride.
Ottobre è il mese giusto perché circa un anno fa, era il 22 ottobre 2011, l’AIB ha lanciato La notte delle biblioteche, un appello pubblico a difesa delle biblioteche italiane minacciate dai tagli ai bilanci e dal disinteresse delle istituzioni. Analoghe proteste sono state avviate in Gran Bretagna e in altri paesi per le medesime ragioni. “Oggi come un anno fa bisogna riaffermare l’importanza delle biblioteche come servizio essenziale per la vita culturale, sociale e civile del Paese, come presìdi di democrazia fondati sulla libertà di espressione e sul confronto delle idee”.
E così il 13 ottobre sarà da quest’anno la Giornata dell’orgoglio bibliotecario. Un bel risultato!
Biblioteca vuol dire molte cose. Molti sono i servizi offerti e i modi di frequentare i suoi spazi, storici, moderni o contemporanei che siano.
Abbiamo chiesto a Carlo Ghilli un parere sull’evento oggi, a pochi giorni dalla data.
Un’organizzazione rapidissima (la forza, l’impegno e la volontà dei bibliotecari sono incredibili) ha trasformato un’idea in realtà. È contento?
“Sono sinceramente contento che la mia idea sia piaciuta ai colleghi di tutta Italia e che in molti l’abbiano fatta propria e che sia diventata una realtà grazie all’impegno del CEN AIB e soprattutto dei colleghi Campani.
Quando sulla AIB CUR ho proposto Library Pride, oggi Bibliopirde, pensavo a un evento che fosse di rottura (sono dell’opinione che quando si manifesta ci si debba far sentire), un evento da costruire sul solco e nello stile del più famoso fra i «Pride», il Gay Pride; con Musica, testimonial, e soprattutto che occupasse e richiamasse migliaia di persone.
Un evento del genere non può essere organizzato in tre mesi; ma i colleghi di Napoli hanno fatto un vero miracolo e sono riusciti a regalarci il primo BIBLIOPRIDE. Il CEN dell’AIB è riuscito a mettere le basi per un evento importante in pochissimo tempo. Questo mi rende particolarmente felice, avevo fatto bene a proporlo.”
Bibliopride 2012: il primo di una serie?
“L’attuale Bibliopride dovrebbe essere il primo e per questo il più importante di una lunga serie di Bibliopride. Penso che dovremo organizzare ogni anno manifestazioni gioiose che, magari e progressivamente si sostituiscano o si affianchino ai (per me noiosissimi) congressi e seminari dove i bibliotecari si citano addosso, si guardano negli occhi e si dicono «che bravi che siamo» oppure «quanto siamo frustrati», «quanto siamo incompresi».
Le biblioteche pubbliche sono parte della società civile e i bibliotecari delle biblioteche pubbliche hanno il dovere di sporcarsi le mani affondandole nella società (non dico nulla di nuovo, ma un po’ di retorica non fa mai male).”
Una professione poco conosciuta e riconosciuta?
“La nostra professione non è riconosciuta anche perché non siamo identificabili, scompariamo facilmente, troppo facilmente. Eppure abbiamo grandi possibilità per farci conoscere; noi incontriamo migliaia di cittadini ogni giorno, noi abbiamo un grande potere ‘politico’, ma non lo usiamo.
Le faccio un esempio, lo cito non per farmi pubblicità, ma solo perché è quello che conosco visto che lo organizzo assieme ai miei colleghi della Biblioteca Fucini di Empoli.
Sabato 29 settembre si è svolta la manifestazione NOTTIISSIMA. Nottissima è una ‘Notte bianca’, ma è soprattutto l’espansione di un evento di promozione delle Biblioteca che, con grande fatica, a partire dal 2009 abbiamo realizzato aprendo al biblioteca alla città. Il successo di UNA NOTTE IN BIBLIOTECA, così si chiamava l’evento, è stato tanto e tale che l’edizione 2011 ha visto la presenza di circa 10.000 persone in una sola serata. Ebbene oggi stiamo organizzando la promozione della biblioteca su tutto il centro storico di Empoli. Siamo riusciti a trasformare (ne sono orgoglioso) una ‘Notte bianca’ (evento per antonomasia di consumo edonistico) in un evento di promozione della Biblioteca. Credo che gli empolesi non si dimenticheranno della loro biblioteca.”
Orgoglio da bibliotecario…
“Io sono orgoglioso del mio lavoro, sono orgoglioso di appartenere a una categoria di lavoratori che dedicano la loro vita professionale a far sì che tutti abbiano accesso alla conoscenza; sono orgoglioso di una categoria professionale che ha il coraggio di scendere in piazza e testimoniare la propria presenza nella società.”
Con queste premesse, come perdersi questo evento? Appuntamento dunque a Napoli e in tutta Italia il 13 ottobre. L’elenco completo degli eventi sul sito AIB: www.aib.it/attivita/bibliopride2012/programma/programma-dettagliato/
Di Giulia Mozzato.