Ugo Santamaria
Noi ammiriamo gli antichi. E gli antichi ammirarono e rispettano due cose: le cicale e i vecchi. E tutte e due sublimarono nella leggenda.
Il funerale era presso al termine.
La piccola cappella gentilizia, – dalla quale la luce filtrante vaporosa dai due finestroni colorati aperti nelle pareti laterali non bastava a cacciare le ombre…
Cara Giulia,
[...] non devi pensare che la vita mia trascorra così monotona e uguale come a prima vista potrebbe sembrare.
In quel tempo ci piaceva il giuoco dei poveri: cioè fingere di essere realmente poveri, di aspettare il soccorso del prossimo e, se occorreva, andare ad elemosinarlo. Il fatto dipendeva dalla morte serena e improvvisa di una vecchia mendicante che da mezzo secolo viveva in una specie di legnaia in fondo al nostro orticello.
Nella giungla si erano uniti in «clan», per poter cacciare con più profitto e meno pericolo, e babbuini e lupi e leopardi ed altre bestie di vario pelo e colore. Tra di loro però si era intrufolato un piccolo sciacallo…
Felicità è una vana parola? – Persona alta e forte; baffi neri e fieri; voce baritonale e, se bisognava, imperiosa; eppoi: un pennacchio bianco al kepì; spada al fianco e assisa quasi militare; saluto alla militare dai subalterni…
Avevo udito urlare durante tutta la notte, e a una cert'ora fonda e perduta tra il sonno e la veglia non avrei piú saputo dire se quelle urla fossero di bestia o umane.
Si era andati a passare quello scorcio di vacanze nella provincia di Mantova, in riva al Po.
La casa dei nostri ospiti, agiati e laboriosi artigiani, era proprio sotto l'argine, al quale si saliva per una fuga, largo sentiero ombreggiato da alti pioppi che parevano fatti di una sostanza evanescente.
Alturano era rinomato un tempo, e lo è ancora, per un certo suo vino bianco, fragrante e dorato: un vino ingannatore, che andava giù liscio come l’olio, ma che a berne qualche bicchiere di più tagliava le gambe e legava la lingua; e, per giunta, faceva veder doppio.