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Ugo Santamaria

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C’erano mattine che ci svegliavamo stranamente riposati, tanto riposati che ci pareva d’essere stanchi. Il corpo ci pesava come pesa nel sonno. Nelle reni e nei polpacci si schiumava un sangue torpido ma vivo. Guardandoci in faccia, ciascuno di noi pareva venire da lontano.
ompare Cosimo il lettighiere aveva governato le sue mule, allungate un po' le cavezze per la notte, steso un po' di strame sotto i piedi della baia, la quale era sdrucciolata due volte sui ciottoli umidi delle viottole di Grammichele…
Il dottore mi aveva detto: — Vi sono dei momenti ne’ quali anch'io sono preso dal dubbio mostruoso che quanto egli racconti sia vero. Capite?... E in quei momenti mi domando se anch’io, per caso, non fossi per venire avvolto nella istessa sua pazzia. Sì, vi ripeto, io mi sono già più volte dimandato: E se fosse vero?...
Il dì ventiquattro dicembre fu chiuso a chiave il salotto, per impedire l’ingresso ai figliuoli del dottore Stahlbaum. Fritz e Maria stavano a sedere accanto, nell’angolo di una stanza remota.
Possono queste due sensazioni andare d’accordo o non si escluderanno a vicenda, come da mezz’ora andava dimostrando il dottor Brocca appoggiandosi alla autorità di scrittori reputatissimi? In conclusione egli diceva, che il menomo pericolo ci toglie la curiosità perchè noi allora non ci occupiamo che di noi stessi…
.... — Gioielli, no; che a te come a me non piace il lusso; e neanche alla sposa, speriamo. Dunque? — Ma niente, zio.... Non si disturbi! — E tu dàlli! Torno a dirti che non voglio sfigurare in faccia a nessuno. Cosa daranno i parenti della sposa …
L’elegante deputato Pier Luigi Petrucci non potè a meno di ricevere quella mattina i coniugi Antonio e Cleopatra, come diceva il biglietto. Erano già stati tre volte allo studio.
È deciso, si deve andar via: basta una letterina gentile al proprietario dell’appartamento per indorargli la pillola e si è liberi. Si dà in un grande sospiro di sollievo per aver affermata la propria indipendenza e si enumerano la millesima volta le buone ragioni per cui si parte.
gni tanto la Società dei Tram muta l’itinerario delle sue vetture. Avrà le sue buone ragioni per farlo. Ma le conseguenze di questi mutamenti sono tante e talune così incredibili che a raccontarle tutte ci vorrebbe un volume.