La solitudine e l’incomunicabilità all’interno di una coppia qualunque, sposata e senza figli. Un disagio sempre più profondo che esplode quando Alberto, il marito, viene denunciato per avere abusato di un ragazzo che lavora nella sua azienda.

Andreina, sua moglie, decide di andarsene. È l’inizio di un viaggio che la porterà ad una maggiore consapevolezza di se stessa e ad abbattere il muro eretto tra sé e il mondo anni prima, rifugiandosi nella gabbia dorata di un matrimonio di interesse.

Un estratto dal primo capitolo

"Andreina" di Anna CavalloNon mi era molto congeniale l’idea di andare via di casa e tanto meno di trasferirmi, benché a Bologna non avessi molte amicizie. Abitavo lì oramai da quattro anni, da quando venni ad abitarci dopo il matrimonio, mentre la maggior parte della mia infanzia e buona parte dell’adolescenza l’avevo trascorsa a Torino dai miei zii. Avevo però deciso per un cambiamento radicale. Dopo quello che era appena accaduto non era più possibile che le cose rimanessero come prima. Mio marito era stato denunciato per aver abusato e sfruttato un minorenne. Il ragazzo si chiamava Massimo Goffrìa, aveva diciassette anni e aveva lavorato per lui nella sua ditta di arredamento per locali di ristorazione a San Lazzaro, che aveva rilevato dopo il fallimento del titolare, assieme ad Alfio Beltrami, suo amico e socio in affari.

Nel testo della denuncia, che io avevo avuto modo di leggere a sua insaputa, si parlava di “sfruttamento della manodopera perpetrata ai danni del suddetto minore e abuso psicologico esercitato in modo continuativo durante l’orario lavorativo”. Di primo acchito pensai: ‘abuso psicologico… ma che vuol dire? Sì, va bé, gli avrà dato del cretino qualche volta, succede… ma non si fa una denuncia per quello, deve essere successo quando ha combinato quel disastro a trasportare le friggitrici sul camion… non erano state legate bene e si sono rotti dei pezzi durante il trasporto… gliene ha dette di tutti i colori… Però si vedevano anche fuori, al bar… Goffrìa gli stava sempre addosso, più lo prendeva in giro e più gli si appiccicava…’, non aveva carattere, questo avevo pensato… Alla fine, invece, aveva deciso di denunciarlo… Doveva essere successo qualcosa di molto più grave, allora… che vergogna essere la moglie di uno così…

Accadde il 10 aprile del 1998. Arrivò la Polizia nel tardo pomeriggio…

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Andreina” di Anna Cavallo
Edizioni Moderna
ISBN 978-88-89900-19-2
Il testo è disponibile gratuitamente in formato PDF.
Anna Cavallo

L’autrice

Anna Cavallo è nata a Lugo nel 1970; insegnante di italiano come seconda lingua formatasi all’Università per Stranieri di Siena, laureata in Filosofia e Beni Culturali all’Università degli Studi di Bologna, giornalista pubblicista iscritta all’Ordine. Una grande passione per il teatro, collabora con la rivista Theatron2.0 di Roma e il blog Teatro per Tutti di Livorno. Dal 2018 è redattrice di Pagina Tre di Roma, dove pubblica articoli di cultura, recensioni e interviste, oltre ad approfondimenti e report su temi legati ad ecosostenibilità e cultura enogastronomica come socia di Arga (Associazione Regionale Giornalisti su Ambiente e Alimentazione).